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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

«Metropolitana leggera tra Piacenza e Milano? Mai sentito parlare»

L'assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri risponde al consigliere piacentino Pollastri (Pdl) che aveva chiesto lumi su un'eventuale realizzazione dell'opera richiesta da tempo, e a gran voce, dai pendolari piacentini

Metropolitana leggera Piacenza-Milano, arriva la risposta dell’assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri all’interpellanza del consigliere piacentino Andrea Pollastri. Nell’interrogazione il consigliere azzurro, prendendo spunto dalla discussione in corso sulla modifica al Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) chiedeva conto del perché non vi fosse presente la metropolitana leggera Piacenza-Milano, «un’opera - aveva detto Pollastri - già all’attenzione delle istituzioni piacentine e lombarde, nonché del mondo imprenditoriale e delle associazioni pendolaristiche, indispensabile per ovviare gli attuali disagi di collegamento e promuovere lo sviluppo economico della provincia di Piacenza, così com’è avvenuto a Lodi dove Trenord ha dato vita ad  un collegamento ferroviario leggero, composto da trentaquattro treni al giorno, con Milano». 

«Dopo lunghe, accurate e approfondite ricerche, svolte anche con i colleghi della Regione Lombardia - scrive l’assessore Peri - siamo in grado di affermare che non esiste traccia documentale di un'infrastruttura denominata "metropolitana leggera Piacenza-Milano", ad esclusione dell'interpellanza cui si risponde. Anche andando oltre il mero nominalismo, non ci sono tracce di progetti, piani e programmi circa un qualsiasi intervento infrastrutturale per nuove rotaie che, sviluppandosi principalmente in territorio Lombardo, abbia come estremo Piacenza».

«La possibile chiave del malinteso che ha mosso l'interpellanza - prosegue Peri - sta nell'aver inteso il servizio metropolitano Lodi-Rogoredo come un servizio che si svolge su una infrastruttura dedicata e appositamente costruita. I treni Lodi-Rogoredo, parte dei quali prolungati nel passante milanese, corrono sull'infrastruttura storica ed effettuano tutte le fermate ferroviarie, svolgendo in effetti un servizio che, in quanto cadenzato alla mezz'ora, ha caratteristiche metropolitane.Si sta forse chiedendo di prolungare a Piacenza tale servizio? Alla Regione Emilia Romagna non pare opportuno: nelle ricorrenti frequentazioni con le associazioni dei pendolari piacentini, ricorre sempre il tema di treni per Milano "più veloci e affidabili" e non "più lenti e frequenti"».

«Non si vuole comunque porre ostacolo a nessuno che, pur con lo scopo di migliorare la condizione di viaggio dei pendolari piacentini, voglia proporre di allungare di circa 15 minuti il tempo di viaggio tra Piacenza e Rogoredo - scrive l'assessore regionale - ed allo stesso tempo ridurre i collegamenti diretti con Lambrate e Milano centrale. Tali sarebbero infatti gli esiti del prolungamento a Piacenza del sistema per Lodi.Agendo invece in maniera pragmatica la Regione Emilia Romagna - in piena coerenza con quanto contenuto nelle indicazioni del nuovo PRlT, in corso di discussione - ha concordato con la Regione Lombardia che, già dal prossimo settembre, un "treno veloce" in più (tipo appunto quelli richiesti dai pendolari piacentini) sarà programmato da Parma/Piacenza per Milano centrale al mattino, con arrivo alle 8.20.In prospettiva, con la pubblicazione e l'aggiudicazione della gara per l'affidamento dei servizi ferroviari regionali, verrà ulteriormente implementata la complessiva velocizzazione e ottimizzazione dei servizi Piacenza-Milano». 

«La risposta dell’assessore mi rattrista e mi stupisce al contempo – replica Pollastri - Mi rattrista perché di fronte ad un’esigenza così sentita dai cittadini e dal mondo economico piacentino, malgrado si parli da anni della metropolitana leggera, si scopre che si sono persi decenni e non vi è nemmeno lo straccio di un progetto.  Mi stupisce perché l’assessore fa finta di non capire: da anni i pendolari piacentini denunciano che la linea esistente è insufficiente ed è una delle cause dei continui ritardi e cancellazioni. Certamente tutte le soluzioni volte a migliorare gli orari ed inserire nuovi treni vanno bene, ma quello che chiede Piacenza è una nuova infrastruttura che la colleghi direttamente con Milano, non un maquillage sugli orari di percorrenza». «Una cosa però sembra essere chiara – conclude il consigliere regionale - alla Regione questa infrastruttura non interessa, ne si sta muovendo per permetterne la realizzazione, come auspicato da Piacenza, entro l’Expo 2015. Peccato è l’ennesima occasione che la Regione fa perdere al territorio piacentino».

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