«Militari in strada? E' tutto fumo negli occhi: ecco perché»
Siap: «Ogni volta che si chiedono militari in strada è una offesa ai poliziotti, da qualsiasi parte politica provenga. Servono riforme»
«Continuano il dibattito e le ricerche delle soluzioni sul tema della sicurezza. Nulla di male: il confronto è il sale della democrazia per la ricerca delle migliori idee per la convivenza. Ma ecco che spunta, come una bomba ad orologeria, buona ad apparire e non ad essere, la richiesta delle pattuglie dei militari». Lo scrive il segretario generale regionale Siap Sandro Chiaravalloti in una nota.
«E’ bene chiarire – spiega - che non sono mai stato del tutto contrario al coinvolgimento dei militari sul controllo del territorio, se questi vengono utilizzati in presidi fissi con equipaggiamenti idonei. Ma questo tipo di vigilanza può essere ipotizzata solo laddove in una città siano presenti obiettivi sensibili, obiettivi che Piacenza, come ha dichiarato la stessa Prefettura, sembrerebbe non avere».
«Pertanto, la richiesta dei militari a Piacenza è indirizzata ad effettuare pattuglie appiedate che, inevitabilmente, comportano l’impiego di poliziotti ovvero carabinieri in quanto i militari non solo non detengono la qualifica di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria ma comprensibilmente difettano in conoscenza dei dettagli del territorio, dei fenomeni sociali leciti o illeciti che vi si innestano ed infine delle regole condivise e delle prassi di controllo del territorio».
«Comprendo – spiega - anche che in assenza di idee tese a garantire la sicurezza attraverso riforme che garantiscano celerità in indagini e processi nonché pene severe e giuste, in quanto in questo Paese dei ben pensanti tutto quello che è severo diventa antidemocratico, la cosa migliore da fare è quella di proporre cose che ai cittadini potrebbero epidermicamente piacere; appunto epidermicamente perché non tutti sanno come funziona il sistema. In sostanza: fumo negli occhi!».
«Pertanto, una pattuglia appiedata h24 dei militari, comporta un impiego di almeno 5 poliziotti o carabinieri che devono affiancare i militari. Nel 2009, quando c’erano i militari per strada, ricordo come se fosse ieri, per poter effettuare pattuglie appiedate, quando c’era da scegliere, in base ai numeri, se sopprimere un volante o una pattuglia appiedata, venivano soppressi addirittura degli equipaggi di Volante, magari sguarnendo una zona di competenza, perché il risultato politico era più importante del risultato concreto. Una follia».
«Oggi come allora, chiedo se è meglio avere una pattuglia appiedata o una Volante o una Gazzella sul territorio. In questi ultimi mesi, per mettere in campo due Volanti per turno, si sono fatti i salti mortali con turni massacranti e per i quali, per il bene della comunità, come sindacato, abbiamo chiuso non uno, ma due occhi. In una situazione dove il ricambio generazionale, dovuto ad un numero elevato di pensionamenti, sta già creando problemi non di poco conto. Anche questo avevamo previsto, ma non fummo ascoltati».
«Ogni volta che si chiedono militari in strada, pattuglie appiedate con militari, è una offesa ai poliziotti, da qualsiasi parte politica provenga. Si impegnassero tutti quanti, a metterci in condizioni di lavorare bene soprattutto con riforme legislative e operative dove la presenza dello Stato, più che essere vista, deve essere sentita.
«Ogni cittadino che calpesta il suolo Italiano, deve sapere che se sbaglia paga. Ma il permissivismo ideologico e buonismo, ha nel tempo creato insicurezza . Quell’atteggiamento proiettato a far credere che un problema di sicurezza ha sempre una lettura diversa e più intelligente, ha stancato».
«Ogni giorno, e lo si legge sui media, in ogni città, c’è chi aggredisce operatori delle forze di polizia che compiono il loro dovere. Questi colleghi, vengono aggrediti nonostante siano ben addestrati e equipaggiati. Una pattuglia appiedata dei militari, effettuata con divisa ordinaria e non operativa, come è già successo, in questo senso sarebbe per di più non ben equipaggiata e quindi protetta. Tra l’altro se calata in certi tipi di situazioni, compresi accompagnamenti coatti in Ufficio, necessiterebbe dell’aiuto di altri equipaggi presenti sul territorio. I tempi sono cambiati, il rispetto per chi indossa una divisa, grazie a politiche al ribasso, è deteriorato. Oggi, pattuglia appiedata non è un deterrente, può essere un bersaglio».