Le ha chiesto soldi in continuazione vessandola psicologicamente per mesi tanto che, nel tentativo di salvarsi, la donna era andata da alcuni parenti con i figli piccoli, fino a quando nell'ultimo tentativo di avere 150 euro, l'ennesima somma di denaro, il marito l'ha minacciata di morte ed è stato arrestato dai carabinieri di San Giorgio che hanno assistito alla scena. E' accaduto qualche giorno fa a Gariga sul posto di lavoro della donna. Protagonisti della vicenda marito e moglie marocchini di 40 e 33 anni.  Lui non lavora da tempo e da quanto appreso, si è sempre disinteressato della vita famigliare e dei due bambini piccoli ai quali ha sempre badato la consorte, l'unica che portava a casa lo stipendio. L'uomo, dopo l'interrogatorio di garanzia del gip Fiammetta Modica (è difeso dall'avvocato Wally Salvagnini), è rimasto in carcere con l'accusa di maltrattamenti, nel contesto dell'arresto era anche accusato di tentata estorsione. A porre fine alla grave situazione di vessazione ci hanno pensato i carabinieri di San Giorgio guidati dal luogotenente Marco Dubrovich che hanno anche ricostruito, ascoltando diversi testimoni, parenti e colleghi di lavoro della 33enne, il contesto famigliare nel quale si era sviluppata la vicenda, di lì i maltrattamenti.  L'uomo facendo leva sulla possibilità di crearle problemi sul lavoro le chiedeva denaro quasi quotidianamente (telefonandole o presentandosi sul luogo di lavoro insultandola pesantemente), lei ha sempre accosentito per paura, poi ha trovato il coraggio e lo ha denunciato anche spinta dall'ansia che le minacce di morte le avevano provocato.