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Cronaca

«Qui grande intesa con l'Amministrazione e i miei collaboratori. Perché dovrei andarmene? Ho grandi progetti»

Il comandante della Polizia locale Mirko Mussi e l'assessore Luca Zandonella alla redazione de ilPiacenza.it illustrano obiettivi del nuovo corso di via Rogerio: «Presto nascerà il nuovo Nucleo Centro Monumentale a tutela del centro storico» 

«Non mi è mai capitato di trovare un’intesa così forte con un’amministrazione e di avvalermi di importanti professionalità all’interno del comando che sono stato chiamato a guidare, e che ha ampi margini di miglioramento. Perciò, se tutto è potenzialmente perfetto e fonte di stimolo a fare sempre meglio, perché volersene andare? Una squadra che vince non si cambia». A dirlo senza mezzi termini è il comandante della Polizia Locale Mirko Mussi che, con l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella, ha fatto visita alla redazione de IlPiacenza.it per illustrare gli obiettivi del nuovo corso di via Rogerio iniziato un mese fa, spegnendo sul nascere alcune illazioni che l’avrebbero voluto come l’ennesimo comandante solo di passaggio.

E allora è tanta la carne al fuoco. Entro fine mese nascerà il nuovo “Nucleo Centro Monumentale” che sarà composto da due pattuglie e diretto da un ispettore di nuova nomina. Contestualmente ne saranno assunti altri tre entro il 2021 e inoltre prenderanno servizio altri otto nuovi agenti nel corso 2022. Si occuperanno di vigilare sul centro storico e saranno dotati di un tablet per svolgere il proprio lavoro in maniera molto più smart e digitale. «Abbiamo toccato con mano solo pochi giorni fa l’importanza delle pattuglie che costantemente vigilano il centro e che hanno permesso di bloccare il vandalo del Duomo nel giro di tre giorni». 
«Con Mussi c’è una grande condivisione di obiettivi e una linea di intenti comune e abbiamo avuto già riscontri positivi dalla cittadinanza» ha precisato Zandonella. E ancora: «Non è scontato, aggiungo, avere una grande sinergia con le altre forze dell’ordine: quando si ha la fortuna di averla, i risultati si vedono e si risponde meglio alle richieste dei cittadini».

Il denominatore comune della guida di Mussi è l’efficientamento del personale, l’informatizzazione dei vari uffici che dovrebbero poi lavorare in rete e in sinergia per permettere a chi è su strada di operare in maniera più veloce, smart e puntuale in tutti gli ambiti di cui la polizia locale deve garantire presenza e risposte perché «un lavoro se piace e se fatto con passione ti gratifica e gratifica gli altri». Una virata che promette un cambio di passo verso un comando all’avanguardia e performante usando al massimo le risorse disponibili in maniera intelligente e mirata. 
Per fare un esempio, gli agenti della sezione Infortunistica saranno dotati di rilevatori laser di fabbricazione Leica che saranno combinati a software che “caricheranno” su un cloud tutti i rilievi svolti sugli incidenti stradali, mettendo anche direttamente in contatto assicurazioni e utenti; «gli agenti - spiega Mussi - avranno anche tablet grafometrici che permetteranno di velocizzare gli interventi e quindi processare tutte le richieste che arrivano alla centrale operativa in lassi di tempo più brevi».

Aggiunge il comandante Mussi: «A Piacenza ho la fortuna di avvalermi di professionalità importanti e di metterle a disposizione della città: abbiamo un ingegnere che gestirà l’informatizzazione e la videosorveglianza, una psicologa con la quale stiamo progettando incontri di educazione stradale nelle scuole, vorremmo creare uno sportello di ascolto per gli agenti stessi che affrontano situazioni a livello emotivo molto particolari e implementare e potenziare il fiore all’occhiello dell’ufficio falsi documentali collegandolo con l’anagrafe comunale per intercettare tentativi di ottenere documenti veri di residenza a fronte delle presentazione invece di falsi». 
Per le frazioni? «C'è sicuramente grande attenzione. Abbiamo già fatto due sopralluoghi a La Verza e Roncaglia per predisporre alcuni accorgimenti per l’elevata velocità dei veicoli in transito» ha spiegato Mussi, mentre Zandonella ha aggiunto: «Consideriamo le frazioni importanti come la città, tanto è vero che abbiamo dislocato molte telecamere di sorveglianza in punti dove a nessuno era venuto in mente prima: questo a riprova che l’Amministrazione c’è e ci sarà». Inoltre stiamo riorganizzando tutto l’apparato del controllo di vicinato per dare un nuovo impulso. Abbiamo incontrato per ora il gruppo di Baia del Re che è molto attaccato al proprio quartiere e questo ci è di sprone». 

«Voglio sistemare la mia “macchina” e farla rendere al meglio - sottolinea Mussi - Ai comuni vengono affidate innumerevoli funzioni e concesso di assumere personale in maniera limitata. Il prossimo anno la spesa del Comune di Piacenza permetterà l’assunzione di 14 persone di cui 8 sono agenti». 
Riguardo la recente polemica circa la diminuzione dell’incasso derivante dal drastico calo delle multe per i quasi due anni di lock-down dice, a battuta: «Chi chiede più multe per tutto e tutti dovrebbe stare al Comando a rispondere al citofono ai cittadini che poi vengono a lamentarsi». Ci può essere un equilibrio tra un’esigenza sacrosanta di un’amministrazione di portare a casa dei soldi senza un accanimento sui cittadini, quindi? «L’equilibrio – spiega il comandante - è quello a cui ciascuno ambisce ma non è facile, specialmente in un periodo storico come questo. Essere sulla strada, sanzionare un cittadino per un divieto di sosta, per esempio, spesso innesca meccanismi anche aggressivi e quindi occorre essere equilibrati per affrontare ogni situazione, far capire e far comprendere. Sicuramente il periodo Covid più intenso ha fatto crollare la circolazione di persone e mezzi, pertanto era inevitabile un calo. In futuro ci sarà maggiore presenza sul territorio degli agenti e quindi andremo a colpire quelle brutte abitudini che nei mesi di lock-down hanno preso piede. Quindi controlleremo piste ciclabili, uscita e ingresso davanti alle scuole, vigileremo nelle zone di sosta con disco orario, la condizione di Piazza Cavalli al termine del mercato. Andremo a colpire quei comportamenti non socialmente accettabili, tenendo conto, perché doveroso, del gravissimo periodo che abbiamo passato e che ancora non ci siamo lasciati alle spalle». 

«Mi piace ricordare sempre l’articolo 54 della Costituzione – conclude Mussi - che stabilisce che i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore. Nella parola onore ognuno di noi ci mette un po’ quello che vuole, ma sicuramente ci deve essere lo spirito di servizio che è essere presenti se c’è bisogno, ma anche intervenire se lo si deve fare».

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