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Cronaca Monticelli d'Ongina

Isola Serafini: "Lo sversamento nel Po e nel Lambro non fu un incidente"

Il 23 febbraio prossimo sarà un anno dal disastro del Lambro che per alcuni giorni lasciò l'Italia in apprensione con la marea nera che avrebbe potuto raggiungere il mare se lo sbarramento di Isola Serafini non avesse bloccato "l'onda"

Il 23 febbraio prossimo sarà un anno dal disastro del Lambro che per alcuni giorni lasciò l'Italia in apprensione con la marea nera che avrebbe potuto raggiungere il mare se lo sbarramento di Isola Serafini non avesse bloccato "l'onda" e i vari detriti che portava con sé. Come scrive Elena Salini su Cronaca di oggi, 9 febbraio, è di ieri la notizia che quel disastro non fu casuale ma fu un premeditato avvelenamento del fiume per nascondere reati fiscali. Questa la tesi accusatoria della procura di Monza sul disastro ambientale che conivolse anche il Po con la marea nera che sfociò nell'Adriatico.

ISOLA SERAFINI - "Le imprese che hanno lavorato nel nostro territorio all'epoca del disastro non sono ancora state pagate dalla Protezione civile regionale per i materiali assorbenti e i mezzi, tanti e fondamentali, che in quei giorni sono serviti per bloccare la marea nera" così sbotta il sindaco di Monticelli d'Ongina, Sergio Montanari.

E continua: "Si legge tutti i giorni dei ritardi con cui gli Enti pubblici pagano le imprese, ma un anno è troppo, se si pensa, che gli interventi di tante aziende furono tempestivi e risolutori". E conclude: "Non è stato neanche più attivato il tevolo tecnico nonostante le varie sollecitazioni e nemmeno l'analisi dei sedimenti, progetto presentato da Arpa, non è stato ancora finanziato".

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