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Cronaca

Morte di Jasin Hagi, si indaga per "istigazione al suicidio"

Dopo i funerali e il cordoglio di amici e parenti le indagini sulla sua scomparsa proseguono. La sua morte presenta alcuni lati oscuri sui quali la Procura vuole fare chiarezza. E' stato aperto un fascicolo per atti relativi con l'ipotesi di istigazione al suicidio

Morte di Jasin Hagi. Dopo i funerali e il cordoglio di amici e parenti anche sui social network, le indagini sulla sua scomparsa proseguono. E la sua morte presenta alcuni lati oscuri sui quali la Procura della Repubblica di Piacenza vuole fare chiarezza. E' stato aperto infatti un fascicolo per atti relativi, con l'ipotesi di istigazione al suicidio. Sembra che questo tipo di ipotesi di reato sia un iter necessario per poter eseguire successivamente una lunga serie di accertamenti medico legali che non si sono certo esauriti con l'autopsia eseguita venerdì scorso. Innazitutto gli esami biologici e tossicologici per accertare l’evenuale presenza di sostanze nel sangue.

Poi non è escluso che sul corpo del ragazzo possano essere stati notati dal medico legale alcuni segni e piccole lesioni la cui origine va chiarita. Forse una cicatrice sotto il mento che sarebbe stata notata e sulla cui origine sono in corso gli accertamenti. Sembra quindi che la dinamica della morte di Ja, trovato morto il 4 gennaio nella nuova caserma dei vigili del fuoco in strada Valnure, avvenuta apparentemente per assideramento e il conseguente arresto cardiocircolatorio - non abbia una dinamica lineare. Gli inquirenti hanno ancora alcuni dubbi su come siano andate effettivamente le cose. Non si può al momento escludere totalmente il coinvolgimento, anche indiretto, di terze persone.

 

 

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