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Cronaca

Muntà di Ratt, Alberto Esse: «Uno sfrego, colpo di mano arrogante»

Il commento di Alberto Esse all’installazione provvisoria del monumento dedicato alla Guerra Civile Spagnola

«Il colpo di mano con cui la giunta comunale e alcune associazioni private vogliono imporre alla città un monumento collocato in mezzo alla veduta della “muntà di ratt” è assolutamente scandaloso. Sia ben chiaro che non intendo affatto mettere in discussione l'importanza di onorare e ricordare pubblicamente i volontari della Guerra di Spagna. Quello che è inaccettabile è il metodo utilizzato. Anche un bambino capirebbe che mettere qualsiasi monumento al centro dei una scalinata che rappresenta storicamente, culturalmente, architettonicamente ed urbanisticamente uno dei luoghi ”sacri” della Piacenza Popolare e della sua memoria, è una follia che non ha giustificazione. (Come non ha giustificazione che da anni questo angolo della città, con la complicità delle varie amministrazioni sia deturpato da un invadente gazebo).

Ancor più inaccettabile che ancora una volta si utilizzi il vecchio e assurdo metodo clientelare per cui un privato ben addentellato per via politica o per amicizie personali “regali” un artefatto alla città e poi imponga di metterlo dove vuole. Per una cosa così così importante come collocare un monumento nella città l'unica via percorribile è quella di prima identificare il luogo della città in cui metterlo, coinvolgendo i cittadini, gli enti istituzionali, gli operatori artistici e culturali e poi fare un concorso pubblico di idee. Al di fuori di questa procedura c'è solo l'arroganza del potere.

Arroganza che in questo caso ha raggiunto il culmine. Si è fatto tutto di nascosto, sapendo di fare qualcosa di impresentabile senza informare nessuno, nemmeno il consiglio comunale e le sue commissioni o i mass media locali. Sia ben chiaro che un simile modo di agire non può essere tollerato ed anzi è un insulto agli stessi valori di democrazia della Resistenza Partigiana, in Italia come in Spagna. Sia ben chiaro, che se qualcuno crede di imporre questo nuovo sfregio alla città pensando di passarla liscia si sbaglia e il caso delle Fontane di Piazzale Torino dovrebbe avere insegnato qualche cosa. Anche se sabato questa amministrazione vorrà mettere la città di fronte al fatto compiuto, sappia che non solo può perdere la faccia ma perdere anche la battaglia condotta affinché la “muntà di ratt” sia ripristinata così come appare nelle fotografie mirabili di Croce».

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