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Cronaca

Natale alla mensa della Caritas: il miracolo quotidiano della solidarietà

Nei giorni della Vigilia e di Natale la catena di solidarietà della Caritas cittadina si è ancor più prodigata per offrire nella Mensa della Fraternità di via San Vincenzo - con il coordinamento di Stefano e Lucia e la presenza del direttore Giuseppe Chiodaroli - accoglienza e menu adeguati alle due ricorrenze così particolari

Una sala addobbata a festa con il piccolo presepe, l’alberello di Natale, la musica, la consueta attenzione ad ognuno…  nei giorni della Vigilia e di Natale la catena di solidarietà della Caritas cittadina si è ancor più prodigata per offrire  nella  Mensa della Fraternità di via San Vincenzo.- con il coordinamento di Stefano e Lucia e la presenza del direttore Giuseppe Chiodaroli - accoglienza e menu adeguati alle due ricorrenze così particolari. 

Martedì la Pro Loco di Vigolzone con il presidente Camillo Ronda e i collaboratori Andrea Poggioli, Giuseppe Mazzoni, hanno “preso possesso” della struttura e organizzato il desco della vigilia cucinando 15  kg. di tortelli fatti a mano dalle massaie vigolzonesi secondo il disciplinare della DE.CO (Denominazione Comunale) e 80 tranci di filetto di merluzzo con  olive preparati da Giuseppe Guglielmetti – chef che ha alle spalle un brillante passato di ristoratore - affiancato dalla cuoca Maria che per tutti o quasi i giorni dell’anno, prepara il pranzo quotidiano per 55/65persone.

Nel giorno di Natale i fornelli sono passati a Maria e Pinuccia che con la brigata di cucina composta da Enrico, Luca, Giuseppe, Renato, Veronica e mamma, Matteo e Daniele, hanno servito un super pranzo per 100 persone, comprendente antipasti di salumi piacentini, torte salate,  anolini offerti dalla parrocchia di Caorso , arrotolato di vitello in salsa con patate novelle al forno, panettone e dolcetti, frutta secca e agrumi. “In questi giorni - è stato il commento di alcuni ospiti  - abbiamo pranzato con il palato e anche con gli occhi”.

Natale tra i poveri alla mensa della Caritas ©Renato Passerini/ilPiacenza

Nel pomeriggio la santa Messa celebrata da don Giuseppe Basini, le tombolate con premi, il panettone e anche un po’ di musica, ma soprattutto l’ingrediente base della Caritas: gentilezza e  attenzione per chi italiano o  straniero  è in cerca di lavoro o che, nelle migliori situazioni, ha un’occupazione oltremodo precaria; persone oppresse dalla fatica della vita, profughi, senza tetto, badanti senza lavoro, uomini e donne accomunati da guai e problemi che portano ad una vita di stenti alleviati dal miracolo della solidarietà che attraverso la Caritas si manifesta sia ai credenti di tutte le religioni, sia agli atei.

Da venerdì riprendono i normali servizi quotidiani Caritas - porta aperta tutto l’anno grazie ai benefattori, agli operatori e a quanti offrono collaborazione come i volontari dell’associazione “Carmen Cammi” - che oltre i cento pasti  giorno (tra mezzogiorno  e sera)  mette a disposizione il servizio docce e pulizia personale con cambio di indumenti intimi e vestiario di emergenza.

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