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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Nel segno della spiritualità di San Colombano la lettera guida per l’anno pastorale 2014-2015

Presentata dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio la lettera pastorale del vescovo Gianni Ambrosio che orienterà il cammino del nuovo anno pastorale

Presentata dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio la lettera pastorale del vescovo Gianni Ambrosio che orienterà il cammino dell’anno pastorale 2014-2015. I lavori - iniziati lo scorso giovedì al “Centro il Samaritano” con la relazione di padre Lorenzo Prezzi sul tema “La gioia del Vangelo e l’umanesimo cristiano”,sono proseguiti a Bobbio presso la cripta dell’Abbazia di San Colombano con gli interventi di Paolo Gulisano e del monaco camaldolese Franco Mosconi - si sono conclusi oggi sabato 13 settembre, alla Sala Arazzi del Collegio Alberoni. 

Il vescovo Gianni Ambrosio ha introdotto il documento che invita i fedeli ad ispirare le loro azioni in una chiave fortemente missionaria sul modello della vita di San riscoprendo la vocazione personale di ciascun cristiano che è chiamato, in forza del Battesimo, a divenire discepolo-missionario. I due termini rimandano l’uno all’altro e si sostengono a vicenda, secondo quello che racconta il vangelo di Marco nel brano che sarà l’icona di quest’anno: “Li chiamò perché stessero con lui e per mandarli a predicare”.                                                                                                                                                                           Il motivo più immediato che ha portato il Vescovo a ispirare  la lettera pastorale alla figura di san Colombano sono due ricorrenze: l’anniversario del suo arrivo a Bobbio e della sua morte: giunse, infatti, a Bobbio nel 614 e vi morì nel 615. Nel prossimo anno ricorre dunque il XIV centenario della sua morte.

Ma perché impostare il documento su alcune dimensioni della sua spiritualità piuttosto che scegliere un tema più attuale e una questione più immediatamente pastorale? Fare la memoria di questo santo – ha proseguito il Vescovo - vuol dire non solo celebrare un evento storico, ma anche riproporre un esempio di fede per guardare con fiducia al presente e al futuro di questa terra meta della sua peregrinazione. Colombano, è “Nostro protettore da tanti secoli, maestro, anzi apostolo e quasi padre dei nostri avi, primo autore delle nostre fortune. Come ci ricorda san Gianelli, Colombano è un luminoso modello di santità e la sua memoria ci è di aiuto nel nostro cammino di fede, pieno di fascino ma non privo di difficoltà”. E’ un esempio straordinario di spirito contemplativo, con il suo stare davanti a Dio e il peregrinare per trasmettere il Vangelo, con la sua preghiera, che "è vita e lavoro quotidiano precursore di quella che il Papa ha chiamato “La Chiesa in uscita”.

La figura del monaco Irlandese è decisamente attuale anche nell’ambito dell’Europa perché ci ricorda che senza la spiritualità che ha dato identità all’anima europea risulta difficile prodigarsi per la causa di quella politica. Fu infatti instancabile costruttore di monasteri e intransigente predicatore penitenziale, spendendo ogni sua energia per alimentare le radici cristiane dell'Europa che stava nascendo. Papa Benedetto XVI ha affermato che Colombano con la sua energia spirituale e con la sua fede divenne realmente uno dei Padri dell’Europa e oggi mostra a noi dove stanno le radici dalle quali può rinascere. Sono passati molti secoli ma resta particolarmente valido il suo insegnamento: vivere lo scoraggiamento, ricuperare il primato della testimonianza della vita, puntare su ciò che è essenziale.

Il vicario generale don Giuseppe Illica ha quindi tratteggiato le tappe del programma - che nel titolo ha la frase di San Colombano “Dona la tua luce alla mia lucerna” - orienterà la comunità piacentina.”  La prima tappa del cammino (mesi di ottobre e novembre)

mette in primo piano uno stile di vita orientato a “L’Amore sopra ogni cosa” ; sarà modulata dal convegno sulla pastorale giovanile, assemblee, veglie, giornate di formazione e sensibilizzazione. La seconda tappa “Lungo la via non smarrite la patria” avrà tra gli elementi qualificanti, la Giornata mondiale per la pace e la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Anche le tappe successive riprendono le esortazioni del monaco Colombano; a gennaio – febbraio con il tema  “Scacciate i demoni, ungete i malati”, poi la Quaresima con  l’esortazione “Appassionati di Dio”. Il concetto guida della quinta e ultima tappa (nel tempo di Pasqua), è  “Andate! Egli vi precede”.

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