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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Ferriere

«Nell’anno del Giubileo della Misericordia questo luogo è come una Porta Santa»

Il vescovo Gianni Ambrosio in vetta al Crociglia. Oltre 400 persone hanno partecipato alla messa concelebrata

Una giornata dal cielo limpido che offriva la visione a 360 gradi dei territori  liguri e piacentini, ha accolto al Monte Crociglia oltre quattrocento persone, compreso Sara di soli otto mesi, salite in vetta  (metri 1578) per partecipare alla santa messa celebrata ai piedi del basamento che innalza la statua dell’arcangelo san Raffaele scolpita nel 1974 dallo scultore Paolo Perotti, dopo che due anni prima un fulmine aveva danneggiato la stele collocata dalla comunità di Torrio nel 1957. Quest’anno ricorreva quindi il 60esimo anno dalla dedicazione del Crociglia all’arcangelo Raffaele  e la celebrazione è stata presieduta dal  vescovo mons. Gianni Ambrosio. In questa occasione così speciale e la concomitanza dell’anno del Giubileo della misericordia proclamato da papa Francesco, anche questo luogo – ha detto il Vescovo –  è una Porta Santa  portatrice dei  segni  simbolo del passaggio che ogni cristiano deve fare dal peccato alla grazia attraverso la via del perdono e della speranza. Questa vetta è quindi  luogo sacro per i defunti della montagna e per tutti i fedeli.  L’arcangelo san Raffaele, ha aggiunto mons. Guido Balzarini (promotore del primo raduno quando era parroco di Torrio), è un  faro  ispiratore di concordia e di rinnovata  fede alla cui luce benefica dovrebbero ispirarsi le autorità politiche delle province genovesi e piacentine per promuovere azioni a vantaggio della intera comunità.

E’ seguito il saluto dei primi cittadini: di Ferriere Giovanni Malchiodi e di Santo Stefano d’Aveto Antonietta Cella la quale ha consegnato una targa di riconoscenza a mons. Balzarini;  sempre per il sacerdote altre testimonianze di affetto e gratitudine da parte della comunità di Torrio e una effige dell’Arcangelo su pietra Ligure. Il presidente del Consorzio Torrio 2000 Andrea Masera, ha poi consegnato ai famigliari una targa ricordo alla memoria di Luciano Masera socio fondatore mancato nel 2014; è seguito il presidente del Circolo di Torrio con un riconoscimento a Giuseppe Callegari per la collaborazione e il sostegno alle attività sociali, culturali e sportive. Lorenzo Gnecco con la sua tromba ha infine suonato il silenzio per tutti i caduti della montagna e delle guerre.

A testimoniare il rinnovato successo della manifestazione, la presenza di numerose autorità tra le quali oltre ai già citati primi cittadini di Ferriere e Santo Stefano, il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali, Claudio Ferrari in rappresentanza del sindaco di Piacenza, il vice sindaco di Cortebrugnatella Enzo Bazzini e Mauro Mazzoni per il sindaco di Rovegno, il comandate della Stazione dei Carabinieri di Farini mar. Danilo Brunore con l’appuntato Romano Antonio,  il presidente di Assopopolari  avv. Corrado Sforza Fogliani, il presidente del Consorzio Torrio 2000 Giancarlo Peroni, del Cai Lucio Calderone e del Gaep Roberto  Rebessi, amici e i famigliari dei caduti ricordati nelle lapidi poste sul basamento dell’Arcangelo san Raffaele e tanti devoti escursionisti.

La festa è proseguita nella faggeta sottostante dove i volontari del Circolo e del Consorzio di Torrio hanno preparato  polenta e asado per i partecipanti. Anche il Vescovo Gianni Ambrosio,  don Guido Balzarini e i sindaci e le autorità intervenute si sono fermate in aggregazione. Nel pomeriggio la festa, favorita dalla giornata di sole, ha visto molti valligiani di tutto il territorio che con canti e incontri hanno allietato la giornata. Parte dei partecipanti sono scesi in serata al campo sportivo di Torrio per una pasta aglio e olio e gorgonzola.

 “O glorioso arcangelo San Raffaele, che dopo aver custodito gelosamente

il figlio di Tobi nel suo fortunoso viaggio, lo rendeste finalmente

ai suoi cari genitori salvo e incolume, unito ad una sposa degna di lui,

siate guida fedele anche a noi: superate le tempeste e gli scogli

di questo mare procelloso del mondo, tutti i vostri devoti possano raggiungere

felicemente il porto della beata eternità”. Amen.

                                                                                Prof. Don Guido Balzarini

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