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Inchiesta logistica

«Nessuna presa di posizione su indagini in corso da parte dell'Amministrazione»

La smentita - a quanto scritto dal sindacalista Si Cobas, Carlo Pallavicini - di Palazzo Mercanti: «Nessuna solidarietà espressa a Pallavicini da due assessori, nemmeno a titolo personale»

A qualche ora dalla pubblicazione dell'articolo dove si riportavano stralci della lunga riflessione scritta dal sindacalista Si Cobas indagato nella maxi inchiesta della procura sulla logistica, Carlo Pallavicini, circa la vicinanza - a suo dire - espressagli da due assessori della Giunta di Katia Tarasconi, è arrivata la nota ufficiale di Palazzo Mercanti che riportiamo integralmente: 

«Il sindaco e la giunta nello smentire che,  - si legge - anche solo a titolo personale, due assessori avrebbero manifestato la propria solidarietà a Carlo Pallavicini per le note vicende in corso, ribadiscono come l’odierna Amministrazione, non intenda prendere posizione in alcun modo su indagini giudiziarie in corso. Quanto scritto da Pallavicini sulla propria pagina Facebook circa le dichiarazioni di due assessori ed oggi ripreso dalla testata giornalistica (IlPiacenza) non trova quindi alcun riscontro nella realtà dei fatti».

Da quanto si legge sul social network  e da quanto lui sostiene - sarebbero quindi due gli assessori della giunta Tarasconi e sette consiglieri che hanno espresso vicinanza per quanto sta affrontando in queste settimane. Di seguito le sue parole affidate al personale profilo Facebook:

«“Che vergogna Carlo, a Piacenza vi conoscono tutti per quello che fate, chi credono di prendere in giro questi pm? Forza, sei un ragazzo forte e tutta la città è con te”. Questo è un assessore della giunta Tarasconi. Colgo l’occasione per ringraziarlo, lui come l’altra assessora che mi ha fatto pervenire messaggi simili e come anche i sette consiglieri comunali (sei di maggioranza e uno addirittura dell’opposizione!) che ci hanno tenuto a manifestare a me e al sindacato la loro vicinanza. Leggo ancora qualcuno dei loro messaggi, perché sono davvero esplicativi di come la città, anche quella che con le nostre lotte centra poco, sia ormai consapevole della totale mala fede e della malvagità di chi ci perseguita: “se voi siete un’associazione a delinquere perché fate scioperi, cosa sono le cooperative che spariscono con i contributi o i confederali che non muovono un dito? Ma questi giudici hanno preso i piacentini per scemi?”. O ancora un ex Presidente del Consiglio Comunale (tranquilli, non è Caruso): “siamo al ribaltamento della logica: prendono le testimonianze dei mafiosi per accusarvi di associazione a delinquere!”.»

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