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Cronaca

Non accetta la fine della storia, la perseguita e abusa di lei per due volte

Chiesto 5 anni di reclusione per un piacentino accusato di stalking e violenza sessuale. La difesa: una relazione confusa e poco chiara dove lei si è recata a casa di lui per chiarimenti per due volte e stava per tornarci una terza

Una relazione durata due anni e poi finita. Un amore non corrisposto, una fine non accettata, che ha portato un 35enne a perseguitare la ex fino ad arrivare ad avere per due volte un rapporto sessuale, secondo la vittima, non consenziente. Il pm Daniela Di Girolamo ha chiesto al giudice per l’udienza preliminare Fiammetta Modica, per un 35enne piacentino, accusato di stalking e violenza sessuale, la pena di 5 anni di reclusione. Il difensore dell’uomo, che ha scelto il rito abbreviato, l’avvocato Ettore Maini, ha chiesto l’assoluzione perché non è chiaro che cosa sia avvenuto e quali fossero le reali intenzioni dei due giovani. La ragazza, coetanea dell’ex, si è costituita parte civile e l’avvocato Mara Tutone ha chiesto un risarcimento di 150mila euro. La sentenza è attesa nei primi giorni di luglio.

Secondo le accuse, i due impiegati si sono lasciati e dal gennaio 2019, lui avrebbe tempestato di telefonate, messaggi e anche pedinamenti la ragazza. Era innamorato di lei e le aveva anche chiesto di sposarlo. Ottenendo continui rifiuti, lui aveva cominciato a seguirla. Sapendo che la portiera dell’auto di lei era rotta, si era anche fatto trovare all’interno della vettura. Alla fine di aprile lei va casa sua per un chiarimento e lì, secondo le accuse, le userebbe violenza. Dopo una decina di giorni, lui chiede un altro chiarimento e lei torna a casa di lui. Lui pretende un altro rapporto sessuale che non sarebbe stato consensuale. Salvo poi inviarle un messaggio di scuse. Lei non è mai andata al pronto soccorso a farsi visitare e non esistono certificati medici.

La difesa ha sottolineato come i messaggi dei due evidenziano situazioni diverse. La coppia veniva da una serie di abbandoni e riprese da parte di entrambi. Quella relazione era osteggiata dai genitori di lei. Lui era innamorato tanto che dopo la seconda volta in casa sua le aveva scritto che “voleva sentire un po’ di amore” e che “non lo farò più se non lo vorrai anche tu”. Frasi che, secondo il difensore, fanno emergere un quadro confuso di questa relazione. Come il fatto che lei, ha scandito la difesa, dopo il secondo presunto abuso, sarebbe stata disposta ad andare ancora a casa dell’ex, come scritto in un messaggio.

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