Non restituisce una caparra e lo pestano a sangue, arrestati due domenicani

Sono stati scarcerati i due dominicani arrestati sabato scorso dalla polizia e accusati di aver picchiato un piacentino di 40 anni che non aveva restituito loro una caparra di 5mila euro. Il giudice Adele Savastano, questa mattina, ha convalidato l'arresto e disposto per uno dei due gli arresti domiciliari e per l'altro l'obbligo di firma. Il pm Arturo Iacovacci aveva invece chiesto la custodia cautelare in carcere. Il difensore dei due, l'avvocato Fabio Dallagiovanna, si era opposto al carcere sostenendo che i due erano rimasti vittima del 40enne, con diversi precedenti penali, poi risultato indagato per truffa nell'ambito della stessa vicenda.

Al di là dei precedenti, però, resta la violenza con cui soprattutto uno dei due immigrati si è scagliato contro l'uomo ritenuto colpevole di aver fatto sparire i 5mila euro: pugni, calci avevano raggiunto il 40enne - in compagnia di un amico picchiato anch'egli - che era finito all'ospedale dove i medici avevano stilato una prognosi di ben 30 giorni per le lesioni. La polizia era stata subito avvertita e una Volante aveva colto i due in flagranza, ammanettandoli.

Al centro della torbida vicenda c'era l'acquisto di un bar a Pontenure. Il 40enne si sarebbe fatto dare la caparra di 5mila euro con la promessa di firmare davanti a un notaio, dove i due avrebbero versato una prima tranche di 30mila euro. L'affare, però, era saltato e i due dominicani avevano chiesto al piacentino - che poi si era dileguato - la restituzione del denaro versato in anticipo. L'avvocato ha chiesto tempo per studiare la difesa e il processo è stato rinviato.