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«Non serviamo solo per multare le pipì dei cani, ma anche per fare sicurezza»

Intervento del sindacato di Polizia municipale Diccap-Sulpl: «Se la Polizia Municipale è demotivata e in stato di agitazione da troppo tempo, la colpa è solo dell'Amministrazione, di nessun altro»

Il sindacato di polizia municipale Diccap-Sulpl torna a farsi sentire il giorno dopo il consiglio comunale. «Abbiamo assistito ad una recita da parte dei nostri Amministratori molti consiglieri hanno puntato il dito contro l'Amministrazione Dosi per come continua a gestire il tema della sicurezza e la Polizia Municipale. Semplicemente senza trovare soluzioni né per l'una né per l'altra, ma facendo trascorrere inesorabilmente il tempo e lasciando le problematiche abbandonate a se stesse, che nel frattempo diventano macigni». 

«Il Diccap-Sulpl ringrazia il consigliere Mirta Quagliaroli(Movimento 5 Stelle) e quanti l'hanno appoggiata, per aver colto l'essenza del problema: se la Polizia Municipale è demotivata e in stato di agitazione da troppo tempo, la colpa è solo dell'Amministrazione, di nessun altro. Il nostro assessore alla Sicurezza e alla Polizia Municipale, Paolo Dosi, continua a chiedere al comandante Poma di fare miracoli; ma come può farne con le poche "risorse umane" a disposizione, demotivate e inascoltate da due anni dal proprio datore di lavoro che continua ad ignorarle, con la complicità dell'Assessore al personale, la cui unica preoccupazione è quella di aumentare l'attribuzione delle Particolari Responsabilità?» 

Conclude la nota: «Infine, vogliamo suggerire al nostro assessore alla Polizia Municipale, con riferimento alle affermazioni fatte ieri, considerando anche il suo incarico di Presidente del Fisu (Forum Italiano per la Sicurezza Urbana), di ripassare le funzioni attribuite agli agenti della Municipale in materia penale e quindi di repressione dei reati. Scoprirà che dal 1986 la PM non è più solo deputata a reprimere i comportamenti incivili (come sanzionare i proprietari dei cani che omettono di versare acqua sulla loro urina), ma anche a fare opera di prevenzione e repressione dei reati, al pari delle altre Forze dell'Ordine, senza purtroppo essere tutelati come loro. I diversamente impiegati comunali chiedono al sindaco di chiarirsi col questore in merito alle ordinanze di pubblica sicurezza che coinvolgono la Polizia Municipale e con il magistrato che delega le indagini alla stessa, al fine di dispensare i suoi dipendenti comunali da tali incarichi, contravvenendo a quanto sancito dalla Legge Quadro sull'ordinamento della Polizia Municipale n. 65/1986. I diversamente impiegati comunali restano in attesa di una risposta sensata. Se possibile».

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