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Cronaca Alseno / Via Roma

Notifica di Equitalia, impiegata picchiata e sequestrata: in due a processo

La rabbia verso Equitalia è sfociata in Tribunale: uno scatto d'ira che ha fatto collezionare a due fratelli di Alseno i reati di sequestro di persona, resistenza, lesioni e ingiurie

La rabbia verso Equitalia è sfociata in Tribunale: uno scatto d’ira che ha fatto collezionare a due fratelli i reati di sequestro di persona, resistenza, lesioni e ingiurie. Due fratelli di Alseno sono comparsi questa mattina davanti al gip Giuseppe Bersani, per rispondere alle accuse del pm Roberto Fontana.

I due fratelli di 35 e 44 anni, entrambi incensurati, nel gennaio dello scorso anno, si erano opposti con forza alla donna che cercava di consegnare loro un’intimazione di pagamento. La donna, però, in quel momento aveva la carica di pubblico ufficiale. Certo, quando le persone ricevono la visita di Equitalia non si può dire che abbiano l’animo ben disposto e conciliante, ma arrivare a prenderla per il collo spingerla contro un muro (la donna ha riportato 3 giorni di prognosi), insultarla e chiuderla a chiave in una stanza va oltre la normale protesta verso chi chiede di riscuotere del denaro. A salvare la donna è stata la madre dei due intervenuta per calmare gli animi. Uscita dall’abitazione, la donna malmenata e spaventata si è recata a sporgere la denuncia dai carabinieri, che hanno avviato le indagini e informato la procura.

L’aggressione, secondo l’accusa, sarebbe accaduta nella residenza di Alseno. Il processo si svolgerà con il rito abbreviato e l’udienza è stata rinviata in febbraio. I fratelli sono assistiti dagli avvocati Giovanni Capelli e Vittorio Antonini.

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