Nove i piacentini coinvolti nel maxi giro di spaccio sgominato dai carabinieri
Nei prossimi giorni gli interrogatori di garanzia. In carcere o agli arresti domiciliari in 13 tra cittadini del Gambia e italiani. L’inchiesta partita dalle indagini dei carabinieri di Rivergaro guidati dal luogotenente Roberto Guasco
Sono state tagliate le linee di rifornimento. Non è il titolo di una cronaca di guerra, ma quello che hanno fatto i carabinieri di Rivergaro arrestando 24 persone - alcune sono ancora latitanti - che avrebbero portato nel Piacentino chili di droga per alimentare il mercato legato alla movida e alle notti da sballo di tantissimi consumatori, per lo più giovani. La maxi operazione, partita e svolta dai militari della stazione di Rivergaro, ha smantellato in modo capillare un giro di pusher che immetteva nel Piacentino, dal Milanese, ogni tipo di stupefacente: cocaina, eroina, hashisc e marijuana. I carabinieri di Rivergaro (compagnia di Bobbio) guidati dal luogotenente Roberto Guasco, nei mesi scorsi hanno tenuto d’occhio le principali arterie stradali su cui si muovevano gli spacciatori - cittadini del Gambia (anche richiedenti asilo) e nove piacentini - intercettando numerosi carichi. Diversi sono stati gli arrestati, alcuni dei quali sono stati processati con rito direttissimo e trovati spesso in possesso di quantità importanti di droga: dai 50 ai 100 grammi e in qualche caso anche di più. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Emilio Pisante, hanno poi portato a documentare decine e decine di cessioni di droga, cioè di compravendite. Pisante ha poi chiesto al gip le ordinanze di custodia cautelare, che sono eseguite all’alba del 30 luglio. Il sodalizio afro-piacentino aveva creato un fruttuoso ed enorme giro di spaccio. Tutti i fermati sono accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. In carcere o agli arresti domiciliari sono finite 13 persone, mentre altre 8 hanno avuto la misura dell’obbligo di firma o di dimora. Restano, poi, alcuni latitanti. Nei prossimi giorni, tutti gli indagati saranno sentiti dal giudice per le indagini preliminari, Stefania Di Rienzo, per l’interrogatorio di garanzia.