rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Nuova gestione per l’ultranovantenne libreria della Diocesi, sabato la presentazione

Si apre una nuova stagione culturale per la "storica" libreria di via Legnano 1. Tiber S.r.l., società controllata dall'Opera Diocesana per la preservazione della Fede, attuale proprietaria della Libreria Berti, ne ha affidato l'appalto alla "Cooperativa Sociale il Cardo"

Nuova stagione culturale per la “storica” libreria di via Legnano 1. Tiber S.r.l., società controllata dall'Opera Diocesana per la preservazione della Fede, attuale proprietaria della Libreria Berti, ne ha affidato l’appalto alla “Cooperativa Sociale il Cardo”. Le strategie commerciali e la rinnovata gamma di servizi offerti saranno compiutamente illustrati sabato 4 ottobre, giornata inaugurale della nuova gestione, dalle 10.30 alle 12.30. Alle 11.30 è prevista la presenza del vescovo mons. Gianni Ambrosio.

Una storia lunga 93 anni

Già nei primi anni del Novecento in via XX settembre era aperta una cartoleria  acquistata negli anni successivi alla prima guerra mondiale dalla famiglia Desiderio Merlini per la figlia Giuseppina che nel 1921 si era sposata con Luigi Silvotti ufficiale del Regio Esercito. Meta del viaggio di nozze era stata Bologna dove gli sposi ebbero occasione di incontrare mons. Ersilio Menzani, che in quei giorni era stato nominato Vescovo di Piacenza. Nel corso dell’amichevole incontro il neo vescovo accennò ad un suo preciso progetto: aprire a Piacenza una libreria rigorosamente cattolica. Dopo alcune settimane dall’ingresso in Diocesi ( avvenuto 16 dicembre 1921), Il nuovo Pastore propose aI coniugi Merlini Silvotti  di essere loro ad attuare il suo progetto di libreria. Giuseppina e Luigi accettarono e nello stesso anno aprirono il negozio Merlini-Silvotti con ingresso e vetrina in  via Legnano 1. La struttura in pianta corrispondeva a quella  attuale, infatti i locali opportunamente ristrutturati erano quelli adibiti, fino a pochi anni prima  a rimessa per le carrozze. Il vescovo Menzani nell’affidare la libreria ai coniugi Silvotti era stato categorico: il negozio doveva porre in vendita esclusivamente libri, oggetti e stampati di ispirazione cattolica e non aprire mai la domenica e negli altri giorni delle festività religiose. Un indirizzo e una raccomandazione – ci puntualizza con convinzione Mariateresa figlia dei coniugi Silvotti - che sono stati sempre scrupolosamente osservati, prima dai miei genitori poi da mio fratello Paolo e da me.

Negli anni si aggiunse la stampa tipografica di immagini, avvisi sacri, ricordi di cresime e comunioni e  via Legnano 1 divenne il centro librario cattolico più attivo nel cuore di Piacenza.  Nel 1928 stampò anche l’Indicatore Ecclesiastico nel cui editoriale “Incominciando”  si leggeva “la ditta Merlini già da qualche tempo pensava di offrire alla sua distinta e numerosa clientela, in luogo dei soliti almanacchi, una propria Strenna che destasse un certo interesse specialmente pei piacentini”. Soprattutto nei primi volumi apparvero  articoli di carattere storico. La direzione fu affidata a don Federico Eberli il quale aveva diviso la pubblicazione In tr parti: la prima con il Calendario Liturgico dei fedeli per consentire ai “buoni cattolici ascoltando la Messa e i Divini Uffici, di comprendere, seppur sommariamente, il senso di quei santi misteri e così si uniscano viemmeglio alla preghiera liturgica del sacerdote”, la seconda includeva lo stato del Clero della città e della Diocesi con la precisazione che quanto scritto non rivestiva ufficialità, la terza parte conteneva articoli riguardanti uomini e cose della città compreso il ricordo “delle persone più note e ragguardevoli defunte nell’anno”. Tra il 1947 e il 1953 al tempo della direzione di mons. Tonini, la libreria fu la  sede amministrativa de Il Nuovo Giornale.

Nel 1963 l'attività tipografica era stata trasferita in via Torta. Poi, alla fine del 1986, la famiglia Silvotti si era ritirata dall’attività e la gestione della libreria passa alla Tiber S.r.l. assumendo il nome di "Liberia Berti" rimanendo però sempre tradizionalmente legata  alla Diocesi. La fotografia che pubblichiamo (anno 1987), si riferisce alla “visita alla Berti”  del vescovo Antonio Mazza con Luigi e Giuseppina Silvotti. Alle loro spalle si riconoscono mons. Eliseo Segalini e don Antonio Malvicini. Anche da “pensionato” Paolo  Silvotti non perdeva però occasione  di tornare spesso tra le scaffalature per percepire il particolare odore della pagine stampate che per tanti anni aveva accompagnto la sua vita. Alla guida della tipografia di via Torta erano invece subentrati alcuni dipendenti tra i quali Marco Vaghini che proseguirono l’attività per una decina di anni, per poi trasferirsi in altra parte della città. Nel 2011  era invece nata la “Nuova editrice Berti” il cui catalogo è stato esteso alle edizioni di  collane di narrativa e di saggistica. In questi giorni – come detto in apertura – inizia un nuovo capitolo per la storica libreria di  via Legnano, 1.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuova gestione per l’ultranovantenne libreria della Diocesi, sabato la presentazione

IlPiacenza è in caricamento