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Cronaca Ferriere / Via Roma

Nuovo appello perché la Croce Azzurra di Ferriere non debba chiudere

La Pubblica assistenza "Croce Azzurra" di Ferriere, nata nel 1983 su iniziativa di Giovanni Bergamini - ha evidenziato su queste pagine un recente articolo di Filippo Mulazzi - rischia di sparire se non trova al più presto forze fresche tra i suoi volontari”

La Pubblica assistenza "Croce Azzurra" di Ferriere, nata nel 1983 su iniziativa di Giovanni Bergamini - ha evidenziato su queste pagine un recente articolo di Filippo Mulazzi - rischia di sparire se non trova al più presto forze fresche tra i suoi volontari”. La situazione è tuttora incerta e solo sabato prossimo con la  designazione del nuovo presidente e il rinnovo delle altre cariche sociali, si potrà ragionevolmente valutare se la fase critica potrà essere superata.                                                                                            Diverse le voci che in questi giorni hanno messo in evidenza  come  non si debba minimamente prendere in considerazione l’ipotesi di abbandono  ventilata nell’ambito dei trenta militi attivi che nello scorso anno sono stati impegnati in  25 richieste d’emergenze: la chiusura sarebbe un grave danno per tutta la popolazione e l’alta valle.

Pubblichiamo oggi la riflessione - invito a rinserrare i ranghi e continuare il benemerito servizio alla comunità, che ci ha inviato Franco Leoni, milanese doc  che da alcuni anni ha scelto Ferriere come sua residenza abituale.

C’ERA UNA VOLTA LA CROCE AZZURRA?

È una tranquilla domenica di maggio, come quelle che Ferriere sa offrire quando è di luna buona; sono seduta su una sdraio nel giardino di casa; la voce del mio bimbo che gioca con il suo amichetto mi giunge gioiosa; mio marito, dopo il pranzetto che ha degustato, è andato a fare un pisolino; il libro che sto leggendo scivola piano piano sulle mie gambe ed i miei occhi fanno fatica a stare aperti; mi lascio andare nel torpore e nel tepore del sole; che pace… come sto bene…..; all’improvviso un urlo disperato mi fa schizzare in piedi e poi il silenzio; mi guardo attorno smarrita e vedo mio figlio col viso coperto di sangue e che non riesce ad emettere più alcun suono; accorre anche mio marito e insieme cerchiamo di capire cosa fare; mentre i nostri sforzi non sembrano produrre alcun risultato mio marito chiama il 118; subito si attivano, ma purtroppo vengono da lontano, con l’ambulanza, perché a Ferriere la Croce Azzurra ha chiuso i battenti a causa della carenza di volontari; mentre attendiamo con gli occhi pieni di lacrime di sentire la sirena che si avvicina ripenso a quando ho rifiutato di fare parte dei militi della Croce; adesso, forse, con un po’ preparazione in più saprei affrontare meglio questa situazione e inoltre l’ambulanza forse sarebbe a poche centinaia di metri e il mio bambino sarebbe già diretto all’ospedale; ma perché non sento ancora la sirena……?

Siamo nel salotto di casa, la nostra casa in sassi a Ferriere, così accogliente, così protettiva; mio padre è davanti al televisore e si sta godendo il suo programma preferito; ma perché tiene la testa così reclinata? ‘Papà!’ Non risponde; gli giro attorno e mi si ferma il cuore; ha gli occhi sbarrati ed il respiro affannoso; chiamo singhiozzando mia madre ed entrambe ci affanniamo attorno a lui, ma la nostra inesperienza non  produce alcun risultato; ‘il 118, mamma, chiama il 118 che arriveranno subito’; ma a Ferriere non c’è più alcun presidio; non c’è più quasi nessuno che voglia sacrificare una giornata ogni tanto per offrire solidarietà ai suoi compaesani e quel subito si traduce in una lunga angosciosa attesa di quel suono di sirena che normalmente annuncia una sventura ma che nel nostro caso sarebbe accolto come una benedizione; la sentiamo lontana….. corri ti prego corri……

Questi sono due episodi inventati, ma mica neanche tanto; la Croce Azzurra di Ferriere potrebbe veramente sparire se, per non sacrificare un pomeriggio al bar o un incontro tra amici, nessuno si presentasse a rinnovare lo scarso organico dei militi che offrono la loro meritoria attività al servizio della comunità; a loro deve andare il nostro affettuoso riconoscimento ma anche il proposito di darci da fare per non spegnere questa fiamma che scalda più di tanti nobili paroloni a cui non segue nessuna azione.
Qualcuno diceva: ‘Meditate gente, meditate!’
Franc(o)esco Leoni  

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