Omicidio di Quarto, la moglie a processo per eccesso colposo di legittima difesa
La piacentina, difesa dagli avvocati Giovanna Cavaciuti e Anna Maria Grossi, è stata rinviata a giudizio. Ha scelto il rito abbreviato. La notte tra il 26 e 27 marzo 2015 con una coltellata avrebbe ucciso il marito con una coltellata
Udienza di rinvio a giudizio nella mattinata del 27 gennaio per Angela Lanza, la 63enne, che con una coltellta avrebbe ucciso il marito, Giovanni Mutti, nella loro casa di Quarto nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2015. La piacentina, difesa dagli avvocati Giovanna Cavaciuti e Anna Maria Grossi, è stata rinviata a giudizio davanti al Pm Antonio Colonna e il gip Giuseppe Bersani, per eccesso colposo di legittima difesa. Ha scelto il rito abbreviato che sarà condizionato da una perizia tecnica di parte sul coltello utilizzato quella notte.
Alla Lombardina di Quarto nella loro abitazione, nella notte del 27 marzo 2015 Angela Lanza con una sola coltellata, inferta con normale coltello da cucina, ha reciso l’arteria brachiale (quella che si estende dalla parte inferiore del petto fino ad arrivare al gomito) del marito che, caduto a terra sarebbe morto in pochi minuti. La donna ha chiamato subito il 118 e avrebbe usato il coltello non per uccidere ma per allontanare il marito, come lei stessa aveva raccontato agli inquirenti. Tra i due i rapporti erano molto tesi, e la 64enne avrebbe temuto per la sua incolumità tanto da portarsi quella notte, un coltello in camera da letto. Ci sono elementi che sono emersi dal passato che potrebbero inquadrare il movente nella tensione fra i due coniugi. In casa, i poliziotti hanno rinvenuto diversi, almeno quattro, certificati medici rilasciati dal pronto soccorso per percosse e in questura risulta un intervento, a casa, della volante nel 2010.
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