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Cronaca

Omicidio di via Nasolini, al via il processo: in aula parlano due testimoni

E' iniziato il 17 maggio il processo con rito abbreviato nei confronti di Gianluca Mazzarelli, il 26enne accusato di aver ucciso con tre coltellate l’albanese Ervin Tola. In aula ha parlato anche lui: «Mi stavano picchiando e mi sono difeso»

E' iniziato il 17 maggio il processo con rito abbreviato (condizionato dall'ascolto di due testimoni) nei confronti di Gianluca Mazzarelli, il 26enne accusato di aver ucciso con tre coltellate l’albanese Ervin Tola, 31 anni, dopo una lite davanti al bar Oldtimer all'incrocio tra via Quattro Novembre e via Nasolini la sera del 29 dicembre 2017. Il giovane è difeso dall'avvocato Antonino Rossi ed è accusato di omicidio volontario e porto abusivo d'arma. In aula ha parlato e ha ribadito, racconta il suo legale, ciò che ha sempre sostenuto, ossia di essersi trovato addosso diverse perantonino rossi ok 2018-2sone, di essere stato picchiato e di essersi difeso come poteva fino a quando si sarebbe trovato in mano un coltello (mai rinvenuto) e avrebbe a quel punto colpito l'imbianchino albanese con tre coltellate. Il giovane quella sera era sotto l'effetto di stupefacenti e alcol.

La convivente di Tola e il figlio che porta in grembo (è al settimo mese) si è costituta parte civile con l'avvocato Fabiana Pieroni del foro di Lucca, il fratello e i genitori invece con l’avvocato Fabio Leggi. I due testimoni, la barista del bar Old Timer e un amico di Tola presente quella sera hanno raccontato quanto hanno visto il 29 dicembre. Le indagini erano state coordinate dal sostituto procuratore Emilio Pisante e condotte dalla squadra mobile guidata da Serena Pieri. Mazzarelli si trova tuttora in custodia cautelare ed è detenuto a Reggio Emilia. Il 16 luglio la prossima e ultima udienza. 

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