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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Sarmato

Operaio folgorato, un patteggiamento e tre colleghi rinviati a giudizio

Un 31enne morì nel giugno del 2013 mentre stava lavorando ai cavi della line aerea della ferrovia a Sarmato. Per il giudice non sarebbero state rispettate le norme di sicurezza

Un patteggiamento a 11 mesi e tre rinvii a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. Sta per arrivare alla conclusione l’inchiesta sulla morte di un operaio pavese di Rete ferroviaria italiana (Rfi), morto folgorato il 17 giugno del 2013 a Sarmato. Davanti al giudice per le indagini preliminari, Stefania Di Rienzo, i quattro operai che erano al lavoro con la vittima quella mattina. Uno di loro ha patteggiato la pena di 11 mesi, mentre gli altri tre hanno scelto il processo con il rito ordinario. A perdere la vita fu il 31enne Dario Marioni, di Bressana Bottarone (Pavia). L’uomo venne colpito da una scarica di 3000 volt mentre si stava avvicinando alla linea aerea, convinto che il flusso di energia elettrica fosse stato interrotto. Invece, le indagini del pm Ornella Chicca - che aveva delegato le indagini all’Asl e alla Polizia ferroviaria - avrebbero dimostrato come l’operaio che ha patteggiato avrebbe dato una segnalazione errata dell’interruzione di corrente sulla linea Piacenza-Alessandria. Gli altri, a vario titolo,  non avrebbero attivato il salvavita e avrebbero operato senza un ordine di servizio. Insomma, non sarebbero state rispettate le procedure di sicurezza previste dai protocolli di Rfi. La tensione era talmente potente che l’operaio sarebbe stato folgorato a circa un metro di distanza dai cavi. L’incidente sul lavoro avvenne verso le 10.30. Subito soccorso - i sanitari del 118 hanno cercato di rianimarlo per mezz’ora - il 31enne però non ce l’aveva fatta.

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