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Intercettazioni / Rottofreno

Genitori affrontano il pusher: «Basta vendere droga a mio figlio»

Maxi operazione anti droga dei carabinieri di Rivergaro e della procura: 39 indagati, 29 misure di custodia cautelare, e droga sequestrata. Cinque le piazze di spaccio azzerate tra la Bassa e San Nicolò. I dettagli

«Sai con chi è arrivato? Con sua mamma e suo papà e un altro. E mi fa: tu mio figlio basta se no la prossima volta ti metto in mezzo io. L’ho guardata, gli stavo ridendo in faccia. Poi arriva suo papà e mi fa se succede un’altra volta, questa volta te la sei presa con lui, la prossima volta te la prendi con me. Figa, gli stavo dicendo ma c’hai 70 anni, ok se tira un po’ di vento cadi per terra».  E’ uno stralcio di un dialogo intercettato e intercorso tra uno spacciatore a un’altra persona durante il quale il pusher spiega quanto accaduto poco prima della telefonata in località Noce di San Nicolò. Due genitori, evidentemente preoccupati per il figlio che faceva uso di stupefacenti avevano chiesto, probabillmente invano, che non gli si vendesse più cocaina. 

Ed è specialmente grazie allo strumento delle intercettazioni che gli inquirenti sono riusciti a individuare e poi disarticolare un imponente giro di spaccio declinato in varie piazze fiorenti e gestite da pusher che a loro volta potevano contare su un discreto numero di “aiutanti”. Non è la prima e non sarà sicuramente l’ultima maxi operazione antidroga dell’Arma piacentina che restituisce la presenza sul territorio di decine, se non centinaia di spacciatori per altrettante migliaia di clienti in tutta la provincia.  Città strategica per posizione geografica offre anche nella morfologia del passaggio zone che ben si prestano alle piazze e ai pusher per “lavorare” tranquillamente. Si pensi ai campi o alle zone golenali, solo per fare un paio di esempi.

La modalità è arci nota: batterie di nordafricani, quasi sempre irregolari e senza fissa dimora e perciò “invisibili”, provenienti dal Milanese (con la droga) che pendolano nel nostro territorio e che trovano agilmente persone disponibili ad aiutarli che forniscono loro supporto logistico, vitto, alloggio in cambio di qualche dose. Nel caso di specie i carabinieri di Rivergaro, coordinati dal sostituto procuratore Emilio Pisante, hanno azzerato cinque piazze dove si vendeva eroina (detta la nera), cocaina (la bianca, bella, neve), hascisc (zatla) e marijuana soddisfacendo la richiesta, alta, degli assuntori. Oltre alle intercettazioni sono stati svolti svariati servizi di osservazione e pedinamenti nonché, a conforto di quanto sostenuto, sono state utilizzate le dichiarazioni dei tanti assuntori che hanno confermato, ammesso e riconosciuto i propri spacciatori. Nella lunga ordinanza sono decine i dialoghi tra clienti e pusher nei quali di volta in volta si accordano per la quantità e la qualità della droga nonché del prezzo. I consumatori sono per lo più tutti maggiorenni, gente comune, uomini e donne; però vi è anche una ragazza minorenne: in svariate occasione le sarebbe stata venduta marijuana.

I principali luoghi dove i carabinieri hanno documentato la maggior parte dello spaccio sono stati: San Nicolò (Località La Noce vicino al Trebbia, alla Malpaga alle spalle del supermercato e nei pressi di una pizzeria); Gossolengo e Pittolo (zona rurale in un campo di pannocchie; Località Quartozzola nel boschetto di fronte alla “casetta dell’acqua”); Borgotrebbia (vicino alla sala Bingo); Mortizza/Muradolo di fronte a fabbrica Saib.  Ed è proprio dalla piazza di spaccio alla Noce che le indagini sono iniziate nel febbraio 2021 per terminare un anno dopo. I militari hanno quindi smantellato diversi gruppi criminali composti da spacciatori italiani, nordafricani (marocchini, tunisini), albanesi e sudamericani (ecuadoriani), alcuni clandestini per un totale di 39 indagati di cui 29 raggiunti da una misura cautelare (11 carcere, 8 arresti domiciliari, 10 obbligo di dimora notturno), nove di questi risultano al momento irreperibili, ed infine dieci denunciati a piede libero.

Gli indagati raggiunti dalla misura cautelare in carcere sono:  Selloumi Youssef, Chakori Mohamed, El Archi Mourad, Maaroufi Yassine, Michelangelo Buzzi, Stefano Corradi, Boudlal Fouad, El Archi Salah, El Archi El Habib, Jhinaoui Mohamed Alì, Romdahni Alì. Quelli invece sottoposti ai domiciliari: Ordonez Perez Christian Alberto, Tinoco Tinoco Patricio Indalecio, Kazazi Afrim, Alex Lipari, Gennaro Vitrano, Gorezi Ardit, Lavdari Gabrile, Ajasllari Adriano, infine sono dieci le persone raggiunte dall'obbligo di dimora nel comune di residenza con obbligo di permanenza notturna.
A riscontro delle attività criminali ipotizzate, sono stati effettuati 17 arresti in flagranza, sequestrati 53 grammi di hascisc, 107 di cocaina, 10 di marijuana, 37 di eroina e 800 millilitri di metadone. Numerosissimi (1266) sono stati gli episodi di spaccio documentati e 92 sono state le persone individuate come consumatori, che saranno segnalate alla Motorizzazione per la revisione della patente di guida. 

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