Operazione della polstrada, recuperati 2 mini-escavatori rubati
Operazione della squadra giudiziaria della polizia stradale piacentina, che ha recuperato e restituito ai legittimi proprietari, dopo due brillanti indagini, due mini-escavatori rubati per un valore di 40mila euro. I codici identificativi dei mezzi erano stati contraffatti ad arte. Il responsabile della giudiziaria: «Un traffico purtroppo molto diffuso»
Un traffico illecito che non conosce, purtroppo, crisi o recessioni. Stiamo parlando della compravendita di mini-escavatori da cantiere rubati, macchine costosissime ben richieste dalle imprese edili. La polizia stradale di Piacenza, questa mattina, con il comandante Agostino Agostini e il responsabile della squadra di giudiziaria l'ispettore capo Luigi Rasmi, ha reso noti i dettagli di un'operazione che ha portato al recupero di due mezzi - per un valore di 40mila euro - rubati, nel Pavese e nel Mantovano.
«Purtroppo - spiega l'ispettore Rasmi - per i delinquenti questo è un mercato molto appetibile. Sono dei professionisti, entrano nei cantieri di notte oppure durante la pausa pranzo con facilità. Sembrando all'esterno degli operai, non destando quindi sospetti, sollevano i mezzi e li portano via in dieci minuti». Una volta rubati, cambiano il numero di matricola punzonato sulle macchine, rendendole irriconoscibili.
Questa volta, però, il gioco non ha retto. Il primo mini-escavatore è stato recuperato presso un'attività artigianale nel Pavese. All'apparenza gli elementi identificativi sembravano in regola, ma ulteriori accertamenti hanno dimostrato che tutto era stato ripunzonato - mascherando la provenienza illecita - a regola d'arte. Era stato rubato a Sondrio nel 2008. Un mezzo simile, infatti, risultava venduto in Germania. Il titolare dell'attività è stato così denunciato in stato di libertà per riciclaggio.
Analoga vicenda in provincia di Mantova, dove un imprenditore agricolo è stato deferito alla locale autorità giudiziaria per riciclaggio in concorso. Anche qui, l'escavatore Bob Cat aveva un numero di serie ripunzionato in un punto del telaio diverso rispetto all'originale e pure i documenti di origine erano contraffatti. Il mezzo era stato rubato in un cantiere edile di Brescia.
Sopra, in foto, uno dei due escavatori rubati, di marca Takeuchi
«Purtroppo - spiega l'ispettore Rasmi - per i delinquenti questo è un mercato molto appetibile. Sono dei professionisti, entrano nei cantieri di notte oppure durante la pausa pranzo con facilità. Sembrando all'esterno degli operai, non destando quindi sospetti, sollevano i mezzi e li portano via in dieci minuti». Una volta rubati, cambiano il numero di matricola punzonato sulle macchine, rendendole irriconoscibili.
I due mini-escavatori avevano i numeri di serie abrasi e contraffatti. Erano stati rubati a Sondrio e nel Bresciano |
Questa volta, però, il gioco non ha retto. Il primo mini-escavatore è stato recuperato presso un'attività artigianale nel Pavese. All'apparenza gli elementi identificativi sembravano in regola, ma ulteriori accertamenti hanno dimostrato che tutto era stato ripunzonato - mascherando la provenienza illecita - a regola d'arte. Era stato rubato a Sondrio nel 2008. Un mezzo simile, infatti, risultava venduto in Germania. Il titolare dell'attività è stato così denunciato in stato di libertà per riciclaggio.
Analoga vicenda in provincia di Mantova, dove un imprenditore agricolo è stato deferito alla locale autorità giudiziaria per riciclaggio in concorso. Anche qui, l'escavatore Bob Cat aveva un numero di serie ripunzionato in un punto del telaio diverso rispetto all'originale e pure i documenti di origine erano contraffatti. Il mezzo era stato rubato in un cantiere edile di Brescia.
Sopra, in foto, uno dei due escavatori rubati, di marca Takeuchi