Arrestati al casello con eroina e coca: condanne dai due ai sei anni
Arrestati in flagranza durante le indagini dei carabinieri che nel 2020 hanno disarticolato un solido e organizzato gruppo di pusher stranieri che spacciavano lungo il Po. L'operazione fu chiamata Iberia Express. I tre sono tuttora in carcere
A giugno 2021 erano state eseguite nelle province di Piacenza, Monza-Brianza, Genova, Venezia, Bergamo ordinanze di custodia cautelare nei confrotni di otto persone accusate di spaccio di droga. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Emilio Pisante e condotte dall'aliquota operativa del Norm di Piacenza, erano state avviate nel mese di giugno 2020 a seguito di alcuni episodi di cessione di stupefacente, riscontrati durante il primo lockdown e hanno consentito di individuare e disarticolare un gruppo di spacciatori marocchini che si riforniva di considerevoli quantità di stupefacente dall’hinterland milanese, per poi cederlo ad assuntori della provincia di Piacenza in aree golenali e nascoste dalla vegetazione. In particolare sono stati accertati plurimi episodi di cessione di eroina, cocaina e hascisc nelle campagne del Piacentino e segnatamente nelle zone golenali a ridosso del fiume Po, nelle frazioni di Roncaglia, Mortizza, Borghetto, Roncarolo e Muradolo. Dagli accertamenti infatti è emerso che in questi luoghi tra la boscaglia, per svariati mesi, ha agito un gruppo di pusher che spostandosi su veicoli, incontravano i clienti che li contattavano su WhatsApp.
Tre di questi, arrestati in flagranza durante le indagini e poi raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare sono stati condannati dopo il processo in rito abbreviato davanti al gup Fiammetta Modica. Si tratta di Hasnaoui Mohamed (difeso dall'avvocato Paolo Lentini) che è stato condannato a 3 anni 4 mesi e 18mila euro di multa, era anche accusato di resistenza e lesioni e pubblico ufficiale, Rachid Jabrane condannato a 6 anni e 30 mila euro di multa (difeso dall'avvocato Massimiliano D'Alessio, foro di Milano) e Drioua Abdel condannato a 2 anni, 8 mesi e 12 mila euro, è difeso dall'avvocato Andrea Cainarca, foro di Milano). I tre furono arrestati dai carabinieri al casello di Piacenza Sud. Addosso avevano 300 grammi di cocaina e 200 di eroina. I tre sono tuttora in carcere.
L’inchiesta ha consentito di dimostrare oltre 1800 episodi di spaccio, avvenuti a ridosso del fiume Po, dalla mattina al tardo pomeriggio da parte di pusher provenienti da Milano e dalla provincia di Monza Brianza, con una sorta di pendolarismo. Sono stati inoltre, trovati e sequestrati agli indagati complessivamente 250mila euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio e durante l’esecuzione del provvedimento un soggetto è stato trovato in possesso di 800 grammi di cocaina e circa 37mila euro in contanti. L’operazione ha preso il nome di “Iberia Express” in quanto la maggior parte dei pusher proveniva dalla regione iberica.