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Cronaca

Operazione "puzzadipiedi": arrestati due pregiudicati ma dietro potrebbero esserci degli hacker

Sono stati identificati dai carabinieri della stazione di Monticelli in un'operazione denominata "Puzzadipiedi" con l'accusa di accesso abusivo a sistemi informatici. Ma dietro i due pregiudicati torinesi con alcuni precedenti ci sarebbero pirati informatici romeni

Accesso abusivo a sistemi informatici e favoreggiamento. Sono queste le accuse di cui dovranno rispondere due pregiudicati torinesi di 45 e 36 anni, con anche alcuni precedenti per stupefacenti, che sono stati identificati dai carabinieri della stazione di Monticelli al termine di una complessa indagine informatica. Stando alle accuse, infatti, sarebbero tra i responsabili che qualche tempo fa avrebbero svuotato il conto corrente di un ignaro 75enne di Monticelli, che in uno solo colpo si è visto sparire la bellezza di 9 mila euro. Ma i carabinieri sospettano che i due siano stati aiutati da altre persone, probabilmente degli hacker romeni notoriamente abili in questo tipo di reati.

La vittima del furto, quando si è rivolta ai carabinieri della stazione di Monticelli ha spiegato di essersi accorto, accedendo al suo conto postale on-line, di aver perso tutti i risparmi. Qualcuno a più riprese aveva utilizzato il suo account effettuando varie operazioni e prelievi.

I militari della Compagnia di Fiorenzuola hanno quindi avviato una non facile indagine informatica visto che chi aveva provveduto ad accedere al conto on line del piacentino si era premurato di falsificare tutte le eventuali tracce informatiche, utilizzando nickname falsi e indirizzi di posta elettronica inesistenti. Uno addirittura con il curioso alias "puzzadipiedi" che poi i carabinieri hanno utilizzato per dare il nome a tutta l'operazione.

Al termine delle indagini i carabinieri sono arrivati a denunciare i due torinesi che però, a quanto pare, sarebbero solo dei prestanome per conto di pirati informatici professionisti romeni. A uno dei due italiani indagati, infatti, risultano intestati oltre 160 carte prepagate che si appoggiano ad altrettanti conti pagati con Paypal, e che venivano utilizzati per le movimentazioni del denaro.
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