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Cronaca

«Hanno trasformato Corso Vittorio Emanuele in uno scempio»

Nuova viabilità di Corso Vittorio Emanuele, riceviamo e pubblichiamo l'intervento di un lettore: «Servono servizi adeguati prima di idee campate per aria, serve un'amministrazione forte e che abbia a cuore il bene della propria città»

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di un lettore: 

Da tempo leggo di polemiche pro e contro la nuova viabilità di Corso Vittorio Emanuele. Diverse sono le opinioni: colpa dei ciclisti; colpa dei commercianti; piacentini "lamentoni"; amministrazione incompetente; gusto dell'orrido.Tutti hanno ragione: non posso credere che un ciclista non veda un cordolo rialzato di 15 centimetri, scambiandolo per una striscia qualsiasi. Non posso credere che l'amministrazione si sia svegliata un giorno e abbia deciso di spendere migliaia di soldi pubblici così, giusto per sport (o forse si?). Non posso credere che i piacentini non abbiano niente di meglio da fare che continuare ad insultare un lavoro pubblico, che sempre di lavoro pubblico si tratta.

A mio modesto parere (e parlo da piacentino 26enne che, a causa del lavoro, vede la sua città solamente nel weekend) il vero problema, e sul quale pure l'amministrazione è d'accordo, è lo scempio in cui è stata trasformata una delle vie più importanti, a livello commerciale, della nostra piccola città. Poco fa sono stato invitato ad un comizio che trattava del turismo per la nostra provincia, al quale diversi soggetti hanno sponsorizzato proprie idee imprenditoriali che dovrebbero migliorare il settore Turismo a Piacenza. In quell'occasione dissi una cosa che vorrei ribadire, e che spero faccia riflettere l'attuale amministrazione che deve ascoltare l'opinione dei propri cittadini e commercianti, essendo loro rappresentanti: bisogna valorizzare la nostra terra nel modo più semplice possibile, dal momento che abbiamo la fortuna di avere bellezze cittadine da fare invidia; servono servizi adeguati prima di idee campate per aria; serve un'amministrazione forte e che abbia a cuore il bene della propria città.

Io turista che vedo lo scempio di Corso Vittorio Emanuele ci penserò due volte prima di tornare in città; io commerciante che mi vedo uno scempio di fronte alla mia vetrina è normale che abbia qualcosa di cui lamentare; io ciclista che mi vedo un cordolo degno dei peggiori autodromi, è normale che rimanga confuso. Io Amministrazione, che sento solo lamentele, devo riflettere e intervenire.  Non rendiamo brutto ciò che brutto non è.

M.B.

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