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Cronaca

Ortrugo e Malvasia alla rassegna del Müller di Val di Cembra

I bianchi alfieri piacentini in Trentino a fianco dei vini di montagna. Gradita l’inusuale aromaticità della Mavasia; Ortrugo ricercato e ‘cult’

Cembra, singolare borgo trentino accerchiato da vigneti scolpiti nella montagna, ha ospitato dall’8 al 12 luglio scorso la XXVIII Rassegna dei vini Müller Thurgau e il XII Concorso enologico internazionale. Elementi conduttori dell’evento il consumo consapevole del vino, in particolare quello delle zone in altitudine e ad elevata pendenza, frutto di una vitivinicoltura già da tempo ribattezzata “eroica” per il carico di fatica e lavoro manuale che comporta.

Pezzo forte della manifestazione è stato però quest’anno il gemellaggio tra i vini di montagna della Valle di Cembra con quelli di collina del Consorzio Vini Doc Colli Piacentini. Fra vini delle Cinque Terre, dell’Etna, Sfursat di Valtellina e gli immancabili Müller locali i vini bianchi piacentini hanno sicuramente colpito esperti ed avventori; il presidente del consorzio Roberto Miravalle ha infatti presentato le grandi Malvasie e quello che i giornalisti hanno definito il “gradevolissimo Ortrugo, un ottimo vino bianco che non smette mai di stupire”. Sottolineata però una pecca dell’autoctono piacentino che comincia ad essere noto per allietare pranzi ed aperitivi anche in altre regioni, quella di non essere facilmente reperibile al di fuori del territorio di produzione. “Se questo è l’unico neo – ha ribadito Miravalle – sarà un piacere porvi rimedio.” Di gran classe le Malvasie presentate; intense, profumate, giustamente aromatiche e con una freschezza acidica che ha colpito i degustatori. Nessun complesso di inferiorità quindi  nei confronti dei tanti vini a base di Müller Thurgau, anch’essi di ottima qualità.

Chiusura in bellezza con la degustazione dei vini vincitori del Concorso internazionale dedicato ai vini di montagna condotta dalla wineblogger Adua Villa; la nota sommelier, con un passato ‘televisivo’ (La prova del cuoco), ha infatti condotto i presenti alla scoperta delle caratteristiche e sfumature dei vari vini premiati con la medaglia d’oro e d’argento, aiutata nel racconto dagli enologi che quegli stessi vini hanno creato. 

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