rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Paura dell’anestesia? «Bambini, potete farvi accompagnare da qualcuno»

Parte la "Campagna Sicura" per promuovere la sicurezza in anestesia e rianimazione: i cittadini potranno fare domande e ricevere opuscoli con tante informazioni utili

L’iniziativa, che è partita nella mattinata del 12 marzo, vuole informare i cittadini su tematiche riguardanti l’anestesia e la terapia intensiva e soprattutto mette a disposizione alcuni medici che potranno rispondere alle domande dei pazienti.

«Per quanto riguarda il cibo prima dell’anestesia - spiega il dottor Massimo Nolli, direttore dell’unità operativa di Anestesia e terapia intensiva e direttore del dipartimento delle terapie intensive – vorrei ricordare che esistono tanti protocolli. Ci sono tempi di attesa ma il concetto del digiuno così lungo come si era precedentemente affermato, si è ormai andato perdendo e quindi i liquidi chiari, come per esempio l’acqua o i succhi, sono permessi di solito fino a 2/4 ore dall’intervento, in rapporto al tipo di intervento. Anche i cardiopatici possono essere messi sotto anestesia ma soltanto dopo le dovute valutazioni del reale rischio che corrono».

E per quanto riguarda la paura che può provocare questa pratica medica? «A volte la paura può essere abbattuta farmacologicamente ma, a cominciare dai bambini, una delle cose più semplici per abbattere la paura è quella di avere vicino i genitori e quindi una fase di accompagnamento. L’anestesista – conclude Nolli – accompagna il paziente prima dell’intervento ma anche durante e dopo. In questo ospedale abbiamo una recovery room a 24 ore che permette a tutti i pazienti di elevata gravità di rimanere in un posto in cui il monitoraggio e l’attenzione permettono un miglior coinvolgimento di strutture sanitarie e di operatori di alta efficienza».

«La gestione del rischio - spiega Giuseppe Arcari, titolare del programma di gestionedel rischio aziendale – è l’attività che porta la struttura ospedaliera ad essere il più possibile sicura. In questa attività gli anestesisti e i rianimatori sono paragonabili ai piloti d’aereo: sono i medici che più di tutti hanno sviluppato in questi anni attitudini e competenze nella definizione di percorsi sicuri. Il nostro lavoro è rendere sicuri i percorsi per i pazienti». 

Ospedale Piacenza medici-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Paura dell’anestesia? «Bambini, potete farvi accompagnare da qualcuno»

IlPiacenza è in caricamento