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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Pacco sospetto lasciato davanti a casa di Bonaccini

Rafforzate le misure di sicurezza nei confronti del presidente della Regione. Due uomini hanno suonato alla sua porta e lasciato un pacco con scritto "Frode Covid". I carabinieri hanno avuto modo di verificare il contenuto: cartacce e pannolini sporchi

Nel primo pomeriggio del 5 aprile, giorno di Pasquetta, due uomini – fa sapere l’Ansa - hanno suonato nel Modenese all'abitazione del presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, consegnandogli un pacco di cartone con sopra un foglio con su scritto “Frode Covid”, dicendogli, fra le altre cose, che gli ospedali sarebbero vuoti e che si toglie lavoro alle persone. Bonaccini ha immediatamente allertato i carabinieri, lasciando su loro consiglio il pacco fuori casa. I militari hanno avuto modo di verificare il contenuto non pericoloso: cartacce e pannolini sporchi. Sono state adottate misure per rafforzare la sicurezza di Bonaccini e della sua famiglia. «Grazie davvero a tutti per vicinanza e solidarietà – ha commentato il presidente Bonaccini - arrivata da ogni dove. Raddoppierò gli sforzi cercando di fare sempre al meglio il mio dovere. Qui non si molla. Grato al Prefetto di Modena, al Comandante provinciale dei Carabinieri e agli uomini dell’Arma, subito intervenuti».

La solidarietà del sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri al presidente Bonaccini

«Anche a nome delle Amministrazioni che rappresento e della comunità piacentina, esprimo al Presidente Bonaccini la massima solidarietà e il pieno sostegno, condannando il vile gesto che ha violato la sfera privata e la sicurezza sua e della sua famiglia». E’ il messaggio di solidarietà che il Sindaco e Presidente della Provincia Patrizia Barbieri ha inviato al Presidente della Regione Emilia-Romagna, a cui oggi è stato recapitato presso la sua abitazione un pacco sospetto. «A maggior ragione in un clima già difficile come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia – aggiunge Patrizia Barbieri – certi tentativi di intimidazione non fanno altro che peggiorare la situazione e meritano la più ferma riprovazione e condanna».

Rancan: «Piena solidarietà al presidente e totale condanna dell'episodio»

«Massima solidarietà al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e alla sua famiglia. Totale condanna per il grave episodio di cui è stato vittima questo pomeriggio. Violenza e minacce sono sempre intollerabili e deprecabili: vanno isolate, condannate e non devono trovare spazio né giustificazione nella nostra società civile». Così il capogruppo della Lega Emilia-Romagna, Matteo Rancan.

Tagliaferri: «Col Covid non si scherza, solidarietà al presidente Bonaccini»

Col Coronavirus – commenta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giancarlo Tagliaferri - non si scherza: siamo vicini al Presidente Stefano Bonaccini che questo pomeriggio ha visto violare la sua intimità domestica e la sua sicurezza personale. Siamo molto critici su come l'Emilia-Romagna ha gestito e sta gestendo l'emergenza: i numeri -oggi ricoveri di nuovo in aumento - ci danno drammaticamente ragione, ma siamo i primi a condannare minacce e “goliardate” che non fanno che peggiorare il già grave clima in cui viviamo. Il Coronavirus è una tragedia che va affrontata con serietà senza pagliacciate, e le persone vanno sempre rispettate in primo luogo chi rappresenta istituzioni in prima linea nella tutela della nostra salute».

Fi: «Gesto stupido e vile»

«Forza Italia Piacenza esprime piena solidarietà al presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini rimasto vittima di uno spiacevole episodio intimidatorio presso la propria residenza privata nel modenese dove egli vive con la sua famiglia. Al presidente è stato recapitato un pacco da due individui che suonando al campanello hanno proferito frasi farneticanti legate alla situazione pandemica che stiamo vivendo e in aggiunta sul pacco un foglio con scritto “frode Covid” che, in seguito al controllo da parte delle forze dell’ordine, si è rivelato pieno di rifiuti. Turbare un uomo delle istituzioni in un giorno di festa presso la residenza privata è solo un gesto stupido e vile che Forza Italia condanna con decisione e fermezza. Tante volte abbiamo rivolto critiche politiche al presidente Bonaccini, ma la sua sfera privata non deve essere turbata da niente e da nessuno. Auspichiamo che l’intervento delle Forze dell’Ordine possa assicurare presto alla giustizia i responsabili di questo spiacevole gesto. Al presidente Bonaccini e alla sua famiglia portiamo la nostra solidarietà e vicinanza per far sì che possano dimenticare presto l’accaduto».

Lo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna esprime «ferma condanna dell’atto di intimidazione compiuto oggi pomeriggio ai danni del Presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Lo Spi-Cgil, che rappresenta circa 400mila pensionati emiliano-romagnoli, ha vissuto in prima persona nel corso della pandemia sia la sofferenza della popolazione, in particolare anziana, sia l’impegno costante delle istituzioni regionali, a partire dal presidente Bonaccini, al quale va la massima solidarietà. Da alcune parti politiche si è invece soffiato sul fuoco della disinformazione e dell’allarmismo, creando confusione e sconcerto soprattutto nella parte più fragile della cittadinanza. Oggi più che mai va riaffermata la necessità di un’informazione corretta, sostenuta dai dati scientifici, non condizionata da logiche di partito o elettoralistiche. Il virus non è “una frode”, come sostenuto da chi ha compiuto il gesto provocatorio verso il presidente Bonaccini e la campagna vaccinale deve essere difesa e sostenuta da tutti, a partire dagli operatori sanitari e dalle istituzioni».

Federconsumatori: «Solidarietà a Bonaccini per la vergognosa aggressione subita»

Federconsumatori Emilia Romagna esprime «la propria piena solidarietà al presidente Bonaccini ed alla sua famiglia per la vergognosa aggressione subita nel pomeriggio di oggi, presso la propria abitazione di Campogalliano. I due imbecilli che oggi hanno consegnato un pacco di pannolini sporchi, che hanno gridato “gli ospedali sono vuoti”, sono gli esempi dell’ulteriore deragliamento di gruppi che stanno fraintendendo il significato di libertà di parola. Prima le affermazioni folli, con il rifiuto ad indossare le mascherine durante le manifestazioni In piazza a Modena, poi gli insulti ai Medici ed ai Sanitari, quindi l’invasione non pacifica del Duomo di Modena. Oggi l’aggressione al Presidente della Regione a casa propria; un atto che nessuno può sottovalutare e che rende necessaria una forte risposta della Comunità modenese, così come deve essere innalzato il livello di controllo attorno a gruppi troppo presto catalogati solo come una piccola falange di squilibrati».

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