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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sei confezioni

Pacco sospetto per un detenuto, bloccata consegna di droga alle Novate

Stupefacente intercettato grazie all'intuizione di un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere piacentino

Ancora un tentativo di introdurre sostanza stupefacente in carcere. «Questa volta è successo nel penitenziario di Piacenza, dove due giorni addietro, grazie all'intuito di un agente, sei confezioni di sostanza stupefacente sono state rinvenute in un pacco destinato ad un detenuto, per l'utilizzo personale e, forse, lo spaccio all'interno del penitenziario». 
La denuncia arriva da Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e da Francesco Campobasso, segretario nazionale. «I tentativi di introdurre droga in carcere continuano sempre - sottolineano i due sindacalisti - a causa dei tanti tossicodipendenti che popolano i penitenziari italiani, nonostante una normativa molto favorevole consentirebbe di adottare iniziative volte a far scontare la pena in strutture ad hoc, sia all'interno del carcere, per brevi periodi, come avviene nel carcere di Rimini (dove esiste una sezione con 16 posti), sia all'esterno, nelle comunità». 

Secondo Durante e Campobasso «basterebbe avviare dei percorsi di recupero adeguati, ma sembra che il problema non interessi a nessuno, sia dal punto di vista del recupero, sia da quello della repressione del fenomeno, visto che è previsto dal 1995 l'istituzione e l'impiego delle unità cinofili del Corpo, ma sono ancora poche le regioni che ne sono dotate».
(Fonte Ansa)

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