Palazzo Farnese, il Comune pronto a spendere 1 milione di euro

In commissione si è discusso dell’imminente acquisizione di Palazzo Farnese.  «Ci stiamo riferendo alla delibera di approvazione – ha informato l’assessore all’urbanistica Silvio Bisotti - dell’acquisizione di tutto il compendio di Palazzo Farnese. È l’applicazione del federalismo demaniale, l’immobile è in capo al Demanio e al Mibac. La cessione sarà a titolo gratuito se le amministrazioni approvano un programma di valorizzazione ben definito. L’edificio non deve essere preso in carico come nuda proprietà: abbiamo perciò fatta una proposta ai due enti in questione. La gestione dell’attività museale di Palazzo Farnese – ha proseguito - negli ultimi anni si è consolidata, grazie all’assessorato alla cultura del Comune di Piacenza, e anche grazie all’Archivio di Stato – che però è in procinto di trasferirsi presso la caserma Cantore sullo Stradone Farnese -. Con questo accordo consentiremo di mantenere la presenza dell’Archivio di Stato fino al suo trasferimento, entro un massimo di cinque anni. Fino ad adesso tutti gli interventi strutturali sul palazzo se li è presi in carico la nostra amministrazione in questi anni».

Bisotti ha illustrato il piano di interventi di manutenzione. «Nel primo triennio faremo interventi per 200mila euro, il secondo anno 300mila euro e il terzo 570mila euro, per garantire la fruibilità dell’immobile e il suo utilizzo. C’è da realizzare il nuovo ascensore per i disabili, mettere a posto il tetto e gli isolamenti, installare l’impianto di deumificazione in alcune sale espositive. Sono impegni dilatate nel tempo e interventi ordinari, in futuro penseremo anche a interventi straordinari, soprattutto quando l’Archivio di Stato se ne andrà in un’altra sede».

Rimane sul tavolo l’ipotesi di un bar all’interno. «Con un bando pubblico allestiremo uno spazio di ristoro, dovremo ottenere però il parere positivo della Soprintendenza. Vogliamo utilizzare maggiormente gli spazi espositivi della Corte, sfruttando la vocazione specifica del luogo. È possibile dare in concessioni alcuni spazi, ma bisogna assolutamente rispettare la vocazione di questi spazi. Chiariamo una cosa: se non si fanno questi interventi, sviluppare l’attività museale è impossibile».

Apprezzamento per il progetto di valorizzazione è stato espresso dal consigliere Rino Curtoni (Pd). «Questo arriva a conclusione di un percorso – ha spiegato – ci tengo a ricordare il senatore Alberto Spigaroli che per molti anni ha lavorato in questa direzione con altre realtà locali per mantenere e sviluppare questi spazi museali, fiore all’occhiello della nostra città. Riuscire a rendere più organica la nostra presenza dentro al palazzo è una cosa positiva. Bisogna pensare a investimenti nel campo della cultura, altrimenti non si può pretendere ritorni economici dal turismo e dalla cultura».

«Il Farnese attira poco – è il commento di Andrea Gabbiani (Movimento 5 Stelle) -, ci vanno ben poche persone. Per attirare gente ci vogliono sinergie tra gli assessorati, Piacenza deve puntare sul turismo, può portare un buon mercato in città. Sono favorevole al punto ristoro dentro al museo, si crea un punto d’aggregazione». Ha storto un po’ il naso sulle cifre invece il consigliere della Lega Nord Massimo Polledri. «Capisco il vostro momento celebrativo per il passaggio di Palazzo Farnese – ha dichiarato -, è da qualche centinaia di anni che questo bene non è a disposizione del comune. Ci sono voluti un po’ di anni per questo progetto di valorizzazione, siamo ormai arrivati al pelo dell’osso. Dal 2012 a oggi ci abbiamo messo 4 anni per scrivere 4 paginette in cui spieghiamo lo sviluppo della struttura. Mi sembra un po’ poco».