Monticelli, recuperato senza testa il cadavere nel Po. Impossibile identificarlo
Al momento non vi è possibilità di identificare il cadavere recuperato a fatica dai vigili del fuoco a in Po a Isola Serafini. Infatti il corpo, oltre ad essere in avanzato stato di decomposizione, era anche privo della testa. Probabilmente era in acqua da mesi
Al momento non vi è possibilità di identificare il cadavere recuperato a fatica dai vigili del fuoco nel primo pomeriggio a San Nazzaro di Monticelli. Infatti il corpo che nella mattinata del 21 novembre è stato segnalato incastrato tra le paratie e le griglie dello sbarramento Enel sul Po a Isola Serafini, oltre ad essere in avanzato stato di decomposizione, era anche privo della testa. I vigili del fuoco sono riusciti alla fine a raggiungerlo nonostante fosse incastrato in mezzo ai legnami rimasti impigliati nelle griglie dello sbarramento e a riportarlo a riva.
Inizialmente si sospettava che potesse trattarsi di Paolo Maloberti, il 47enne di Caorso che è scomparso lo scorso 10 novembre, ma le prime indagini dei carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola avrebbero invece portato a pensare che non si tratti del piacentino. Innanzitutto i vestiti, in questo caso, erano diversi da quelli che indossava il 47enne al momento della scomparsa: inoltre il corpo trovato in Po indossava un paio di stivali. Soprattutto potrebbe trattarsi, secondo gli esperti - dato l’avanzato stato di decomposizione che ha portato anche al distacco della testa - di un corpo rimasto in acqua per settimane, se non mesi. Quindi, teoricamente, incompatibile a livello temporale con la scomparsa di Maloberti che risale invece solo a una decina di giorni. La salma è stata posta sotto sequestro dalla procura della Repubblica di Piacenza e nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia.
