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Cronaca

"Papa Francesco. Questa economia uccide", presentato il nuovo libro di Tornielli e Galeazzi

Presentato al "Samaritano" il nuovo libro di Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi su capitalismo e giustizia sociale. Le tante reazioni preoccupate stanno a indicare come con il suo magistero sociale Papa Francesco abbia colto nel segno

Andrea Tornielli, giornalista del quotidiano La Stampa e coordinatore del sito web "Vatican Insider", con numerose pubblicazioni, tradotte in 17 paesi, ha scritto con Giacomo Galeazzi, sempre de "La Stampa" e autore di saggi di successo, il libro "Papa Francesco. Questa economia uccide", pagine 228 Piemme editore. Il volume su invito di MCL, Acli, Ucid, Cisl ed altri è stato presentato dallo stesso Tornielli in dialogo con il giornalista Matteo Billi all’Auditorium del Centro Il Samaritano dove il numeroso pubblico ha manifestato evidente apprezzamento.                    

«È vero - afferma Tornielli - che in termini assoluti è cresciuta la ricchezza mondiale - ma sono anche aumentate le disparità e sono sorte passerini 1-2nuove povertà. Quello che noto, ha proseguito, è che questo sistema si mantiene con la cultura dello scarto. Al centro del sistema politico e sociale non c'è più l'uomo ma il denaro con uomini e donne ridotti a semplici strumenti di un sistema dominato da profondi squilibri. E così si "scarta" quello che non serve con una logica che scarta i bambini e gli anziani e che ora colpisce anche i giovani. Nel mondo del lavoro e del sociale oggi non ci sono più gli oppressi ma gli esclusi.  Papa Francesco si è espresso con forza contro questa situazione fin dall'Evangelii Gaudium, l'esortazione apostolica del 2013 sulla povertà e sulla giustizia sociale. I  frequenti richiami all'attenzione verso i bisognosi hanno attirato a Papa Bergoglio  resistenze anche dall’interno della Chiesa, critiche e anche accuse talvolta espresse con durezza e sarcasmo e gli appellativi “Marxista”, “comunista” e “pauperista”».

«E’ ammesso parlare delle disuguaglianze sociali e dei poveri - osserva Tornielli -  a patto che lo si faccia di rado. Un po’ di carità e un pizzico passerini 3-5di filantropia, conditi da buoni sentimenti, vanno bene, mettono a posto la coscienza. Basta non esagerare. Basta, soprattutto, non azzardarsi a mettere in discussione il “sistema”. Un sistema che, anche in molti ambienti cattolici, rappresenterebbe il migliore dei mondi possibili, perché – come ripetono senza sosta le cosiddette “teorie giuste”, più i ricchi si arricchiscono meglio va la vita dei poveri. La tesi del volume è chiara: apparentemente sono i temi morali, la famiglia, i divorziati, la vita, quelli che provocano più reazioni e forme di opposizione a Papa Francesco».

Ma, spiegano gli autori, in realtà non è così: è sull’economia, sulla solidarietà, sulla difesa dei poveri e sulla riproposizione della dottrina sociale della Chiesa che si giocherà la vera partita di questo pontificato. L’alzata di scudi che da alcune realtà del cattolicesimo americano, di tradizione più liberista, è rivolta alla denuncia da parte del Papa della cultura dello scarto, della globalizzazione dell’indifferenza e soprattutto al sistema economico dei nostri tempi che “uccide”. L’attenzione per i poveri è nel Vangelo, ed è nella tradizione della Chiesa, non è un'invenzione del comunismo e non bisogna ideologizzarla. La Chiesa quando invita a vincere la "globalizzazione dell'indifferenza" è lontana da qualunque interesse politico e da qualunque ideologia. Ma in questi nostri tempi per fare soldi e per produrre serve sempre meno il lavoro e dalle fluttuazioni della Borsa dipende la possibilità del nutrimento di milioni di persone. Leggi e decisioni dovrebbero invece essere orientate all’obiettivo di mettere la gente in condizioni di  poter svolgere un’occupazione tradizionale. Invece si fanno le riforme chieste dai “mercati finanziari”. Il Papa invita i governi  a fare di più, a risolvere le cause dell’economia della inequità termine che sottolinea anche una condanna morale. «Le tante reazioni preoccupate stanno a indicare - evidenzia Tornielli - come con il suo magistero sociale Papa Francesco abbia colto nel segno. Se siamo  uomini di  fede,  non dovremmo far altro che ascoltare e mettere in pratica le indicazioni del Papa, anche quando non riusciamo condividerne le affermazioni». Nel volume accolto una intervista esclusiva al Santo Padre contenuta e anche pareri autorevoli come quelli di Stefano Zamagni ed Ettore Gotti Tedeschi.  

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