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Cronaca Vigolzone

Passano ore a fumare "erba": sgominato giro di spaccio tra minori, 17enne in manette

I carabinieri di Pontedellolio, guidati dal maresciallo Patrizio Mascolo, hanno sgominato in un parco di Vigolzone un vasto giro di spaccio tra giovanissimi che ha portato all'arresto del pusher, un 17enne, a quattro denunce e a 17 segnalazioni alla Prefettura

I carabinieri di Pontedellolio, guidati dal maresciallo Patrizio Mascolo, hanno sgominato a Vigolzone un vasto giro di spaccio tra giovanissimi che ha portato all'arresto del pusher, un 17enne, a quattro denunce e a 17 segnalazioni alla Prefettura. Le indagini sono iniziate negli ultimi mesi del 2016, per continuare in una serie di appostamenti a febbraio. I militari hanno filmato e fotografato decine di giovanissimi mentre fumano spinelli e spacciano marijuana ai giardini pubblici di via Monte Lungo. Al termine delle indagini, coordinate dalla Procura dei minori di Bologna, il 25 febbraio hanno arrestato il 17enne, del paese, nei pressi del parco: aveva appena venduto due dosi a due differenti clienti. Nell'abitazione dove vive con i genitori hanno trovato 268 euro in monete, 3 dosi di "erba"  già confezionate. Il 17enne, che ora si trova nella comunità di prima accoglienza nel Bolognese, oltre a spacciare agli amici circa una decina, e nei finesettimana anche a giovani che arrivavano da Pontedellolio e Bettola, faceva uso quotidinianamente di droga. Dopo la scuola, hanno appurato i militari, si ritrovavano tutti nel parco, e dal primo pomeriggio fino sera, bivaccavano sulle panchine dove fumavano spinelli in continuazione. Il 17enne, nascondeva la droga e i bilancini di precisione (al momento dell'arresto ne aveva ancora 13 grammi) dietro una siepe del parchetto: per arrivarci si era creato anche un varco nella recinzione. I carabinieri stimano che in una settimana arrivava a vendere circa un etto di "erba" con dieci cessioni al giorno per un guadagno medio di 50-70 euro quotidiano, profitto che aumentava nei finesettimana, quando arrivano al parco anche giovanissimi dai paesi vicini. 

Il 17enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio, un 16enne è stato denunciato per il medesimo reato: aveva venduto una dose a un amico per 15 euro, un 17enne piacentino e un 20enne, quest'ultimo romeno, invece sono stati denunciati per aver "coperto" il pusher: hanno dichiarato che non aveva mai spacciato e avevano avvertito il gruppo che i carabinieri stavano bazzicando in zona. Sono accusati di favoreggiamento. Infine un altro minorenne romeno è stato denunciato per false dichirazioni all'autorità giudiziaria. I segnalati come assuntori sono in tutto 17, 13 minori, alcuni di loro erano già stati segnalati per due o tre volte. Essere "conosciuti" come assuntori ha diverse conseguenze: il prefetto può decidere, al compimento del soggetto della maggiore età, di ritardare il conseguimento della patente ma può anche impedirgli di ottenerla per sempre, non solo, ha conseguenze anche sul rilascio del passaporto, e infine può precludere la partecipazione ai concorsi pubblici. 

Della situazione sono stati informati anche i servizi sociali del paese. I genitori dei ragazzini coinvolti, sono stati ascoltati più volte in caserma. Alcuni si sono quasi infastiditi, altri credono ai figli che giurano di non aver mai fumato o spacciato, altri ancora hanno ringraziato l'Arma, ammettendo di non avere tempo da dedicare ai figli adolescenti per il troppo lavoro. Il 17enne dopo l'arresto è stato portato a casa dove ha preso i propri effetti personali, prima di essere portato a Bologna. Al momento dell'ingresso nella comunità, è stato nuovamente perquisito: nello zainetto i carabinierihanno trovato 1,5 grammi di marijuana, prova evidente, dicono, della sua assoluta dipendenza dalla sostanza. Ora sarà seguito in un percorso di recupero.

Spaccio in un parco a Vigolzone ©IlPiacenza

 
 

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