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Cronaca

Prevenire bullismo e abbandono scolastico: ecco il patto territoriale per la scuola 

Nella mattinata di giovedì 26 novembre è stato presentato il patto territoriale per la scuola: tra i tanti obiettivi quello di prevenire i fenomeni di bullismo e abbandono scolastico e di favorire l'accoglienza di bambini stranieri e disabili

«Il tema della scuola - afferma l'assessore Giulia Piroli - è molto delicato perché è in gioco il futuro dei nostri ragazzi: vogliamo porre le basi per una scuola che sappia affrontare le sfide del futuro»: nella mattinata di giovedì 26 novembre è stata presentata la delibera di programmazione territoriale dell'offerta formativa per la rete scolastica dell’anno 2016-2017.

Giulia Piroli ha illustrato gli obiettivi del patto territoriale per la scuola: la qualificazione del sistema di istruzione delle scuole per l'infanzia, primarie e secondarie di primo grado attraverso la collaborazione dei soggetti interessati (pubbliche amministrazioni, ufficio scolastico territoriale, autonomie scolastiche, università, organismi di rappresentanza di istituto, organizzazioni sindacali, volontariato e il terzo settore impegnato in ambito educativo).

Il secondo obiettivo è la ridefinizione e omogeneizzazione dei criteri di iscrizione e la definizione di un progetto organico di rete finalizzato a prevenire e contrastare forme di disagio in ambito scolastico, i fenomeni di bullismo e cyber bullismo, i fenomeni di abbandono scolastico ma anche favorire la promozione di esperienze di didattica interculturale e di percorsi di accoglienza per chi ha bisogni educativi speciali e disabilità.

Si punta anche allo sviluppo di forme di collaborazione per la raccolta fondi per la qualificazione del sistema educativo cittadino.   

Piroli ha anche parlato della situazione dell'asilo Vaierini: «Le sezioni della scuola dell'infanzia del plesso Vaierini, che ora sono collocate nella struttura di via Ottolenghi, il nido Aquilone, ritorneranno nel loro plesso appena finiti i lavori di ristrutturazione». 

«Negli ultimi 15 mesi - spiega Piroli - abbiamo portato avanti un progetto riorganizzazione della rete scolastica basata su istituti comprensivi. Visto il momento che stiamo vivendo di incertezze e cambiamenti dovuti soprattutto alla legge della buona scuola, su invito della maggioranza consiliare abbiamo deciso di rinviare questo progetto ad un momento in cui le condizioni saranno più certe. Teniamo conto che a Piacenza abbiamo numerose reggenze scolastiche supplenti e da aprile dividiamo il provveditore degli studi con Parma e con Bologna». 

«Lavoriamo a contatto con centinaia di insegnanti e con più di dieci dirigenti scolastici - afferma Giuseppe Magistrali (responsabile Servizi educativi, formazione e giovani) -sono loro che ci stanno chiedendo queste cose e noi ascoltiamo le loro richieste. La novità è che le amministrazioni scolastiche, le organizzazioni sindacali, il Comune, gli organismi del terzo settore e l'ufficio scolastico territoriale lavoreranno insieme e tutti i protagonisti avranno voce in capitolo». 

«Si lavorerà - continua Magistrali - sull'accoglienza scolastica dei bambini stranieri e dei disabili. A Piacenza i ragazzi disabili sono oltre 160 e sono seguiti da 60 assistenti (il Comune stanzia oltre un milione e 300mila euro all'anno per questo servizio). Punteremo ad una formazione congiunta tra docenti e personale extrascolastico».

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