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Pazienti violenti contro il personale sanitario: «Fino a ieri eravamo eroi, oggi ci aggrediscono»

Preoccupante escalation di aggressioni al pronto soccorso dell'ospedale, interviene l'Asl: «Ormai non c’è giornata in cui almeno una volta qualcuno di noi non sia oggetto di insulti e violenza verbale»

«Nel pomeriggio di sabato 14 maggio il Pronto Soccorso dell’ospedale di Piacenza è stato teatro di un grave episodio di violenza nei confronti di diversi operatori. Mentre i sanitari stavano medicando una ragazza che si era presentata riferendo di essere stata aggredita dal suo ex fidanzato, al triage è arrivato un giovane uomo per chiederne notizie. Quest’ultimo ha iniziato subito a minacciare i professionisti presenti e a danneggiare la postazione di accoglienza. Dopo aver messo in sicurezza la ragazza e gli altri pazienti che si trovavano nell’Osservazione breve intensiva, alcuni medici e infermieri hanno provato a calmare il visitatore. L’uomo, però, ha immediatamente aggredito uno dei professionisti con un violento colpo al volto; immobilizzato dagli altri operatori sanitari e dal personale di vigilanza presente, è stato accompagnato alle soglie del reparto e invitato a lasciare il Pronto soccorso. Tuttavia il giovane ha tentato di rientrare, spintonando medici e infermieri. A quel punto sono arrivate le Forze dell’Ordine che hanno posto fine all’episodio conducendo via la persona». A darne notizia è direttamente l'Asl di Piacenza tramite una nota stampa.

«L’intera direzione dell’Azienda Usl di Piacenza - si legge nella nota - esprime solidarietà ai professionisti che sono stati vittime di questa violenta aggressione». «Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto – riferisce il direttore generale Giuliana Bensa - e siamo vicini ai personale coinvolto in questa terribile vicenda. Coinvolgeremo da subito il nostro Risk manager e il Servizio di Prevenzione e protezione per un’analisi approfondita delle circostanze e per valutare quali siano i provvedimenti più opportuni da intraprendere». 

«Come medico di Pronto soccorso di lungo corso – aggiunge Andrea Magnacavallo, oggi direttore sanitario dell’Azienda - sono molto rammaricato per quanto accaduto e condivido la preoccupazione e lo sconcerto dei colleghi. Siamo di fronte a una situazione molto grave: quelli che fino a poco tempo fa erano celebrati come eroi e angeli, negli ultimi mesi sono vittime di ripetute aggressioni». 

La conferma arriva dagli operatori del Pronto Soccorso: «Ormai non c’è giornata in cui almeno una volta qualcuno di noi non sia oggetto di insulti e violenza verbale». Solo una settimana fa un medico è stato preso a calci e un paziente gli ha strappato la mascherina cercando di sputargli in faccia. «Questa escalation deve far riflettere tutti. Come cittadino, come uomo – prosegue Magnacavallo – sono attonito. Assistiamo a una profonda crisi dei valori. Servizi come il Pronto Soccorso rappresentano inequivocabilmente il bene e sono un punto di riferimento essenziale per la salute della comunità; tutte le attività sanitarie sono un bene prezioso da custodire gelosamente. La nostra porta è sempre aperta, anche per situazioni di disagio che non sono strettamente mediche ma hanno connotazioni più sociali. Ma dobbiamo riuscire a proteggere i nostri professionisti: ci impegneremo, quindi, insieme a tutti coloro che – a vari livelli – possono aiutare ad arginare questa situazione, per fare in modo che episodi come questo non si ripetano».

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