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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Pelizzeni in Paraguay tra caimani, tapiri, armadilli e boa

Nuova puntata sulle orme del giramondo piacentino Claudio Pelizzeni. Ora ha alle spalle 750 giorni di viaggio senza l'ausilio di aerei, si trova in Paraguay ed è a quota 36 Stati visitati

Dopo aver toccato la fine del mondo a Ushuaia, nella Tierra del fuego, ha  iniziato a viaggiare nuovamente verso nord per esplorare la parte rimanente del Sudamerica. E’ risalito attraverso la cordigliera andina fermandosi in alcune delle zone più belle della Patagonia e poi è entrato in Argentina.

I costi qui sono alti – ci scrive - e così ho deciso di fermarmi a ElBolson, un villaggio hippie vicino a Bariloche, per un lavoro come volontario in un centro di permacultura (metodo di coltivazione sulla base di principi e strategie ecologiche).  Ai piedi di montagne meravigliose e innevate mi sono trovato a fare il contadino, il taglialegna, il fabbro e il muratore. Tutto secondo uno stile di ecosostenibilità, ad esempio ho aiutato a costruire un tetto "vivo", ovvero con terra e erba per isolare la casa; ho potuto imparare a creare una stufa in fango e organizzare un orto e una serra. È stata una esperienza molto gratificante che mi ha permesso un nuovo metodo di riconciliazione con la natura. Non solo, convivendo in questa comunità con tante persone argentine, sono riuscito a comprendere meglio questo affascinante popolo. La maggior parte di essi ha radici italiane e quindi qui è come sentirsi a casa. Il cibo innanzitutto, ma non solo. Mi hanno aperto le porte di casa come fossi un vecchio amico e si emozionano a sentir parlare del bel paese.

Mi sono poi mosso verso il nord del paese, a Mendoza prima, e a Salta successivamente. Mendoza è la capitale del vino argentino e devo confermare che la qualità è assolutamente eccezionale. Salta invece è un luogo di cui non avevo sentito parlare e si è rivelata una grandiosa scoperta. Sono stato invitato dal dipartimento del turismo e cultura di questa provincia per la mia attività di blogger al fine di promuovere questa regione. Ho avuto la fortuna di poter visitare paesaggi incredibili e villaggi antichi con guide e trasporti privati potendo quindi sfruttare al meglio la mia permanenza e risparmiando tanti soldi. Quello che più impressiona di questa regione sono gli altopiani tra le montagne altissime. Le nubi autunnali restano a valle e su queste aree splende un sole pazzesco. Si possono trovare cactus giganti a 3500 metri di altezza e rocce di diverso colore a dipingere le montagne. Non solo, anche fiumi, grotte e caverne dove gli antichi inca eseguivano rituali.

Considerando la vicinanza al Paraguay ho deciso di visitare anche questo stato, il 36mo da quando sono partito, oltre 750 giorni fa. Dapprima la controversa capitale, Assuncion, e poi la zona ovest, quella dove non va nessun turista. Il Chaco è la zona di pianura, simile alla nostra, ma con una vegetazione completamente differente. Anche gli animali; qui infatti è il regno di caimani, tapiri, armadilli e boa. Poi mi sono mosso al nord, al confine col Brasile risalendo il fiume Paraguay. Scenari mozzafiato a bordo di una nave mercantile in cui si dormiva per terra tra mercanzia di ogni tipo. Una di quelle esperienze da vero viaggiatore che mi mancavano dai tempi dell'India. Ora mi aspetta la zona est del paese e rientrare in Argentina attraverso una delle frontiere più spettacolari al mondo, ovvero le cascate di Iguazu.

6469 Grotte Argenatina

6501 argentina Salta

6534 Assuncio Paraguay

6571 Rio Paraguay

6132 Patagonia-2

6451 Quebrada Argentin-2

6421  salinas Argentina-2

6245 Patagonia-2-2

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