Pellet al Cesio 137: sequestro preventivo anche a Piacenza
Sequestrata dalla Questura di Piacenza una partita di pellet a scopo cautelativo. Sono della stessa marca di quelli contaminati ad ma non è detto che appartengano allo stesso lotto. Saranno Arpa e Vigili del Fuoco a stabilire l'eventuale presenza di sostanze tossiche
Redazione
17 giugno 2009 14:32
Sequestro di combustibile per stufe, ieri a Piacenza. Lo ha disposto, a scopo preventivo, la Procura di Aosta, dopo lo scandalo dei pellet risultati positivi al Cesio 137 sabato scorso. Dai negozi di zona, la questura piacentina ha ritirato cinquanta sacchi di trucioli di ecocombustibile, in attesa che Arpa e Vigili del Fuoco facciano i dovuti rilievi.
Pur essendo della stessa marca “incriminata”, la Natur Kraft, non è detto che i pellet in questione appartengano al lotto contaminato. Spetterà ai tecnici confermare l'eventuale presenza di sostanze tossiche.
C'è da dire, comunque, che i sacchi sequestrati non erano in deposito in attesa di essere venduti, ma erano stati riconsegnati ai venditori qualche giorno fa, in seguito ai fatti di cronaca. I rivenditori, agli agenti di polizia, hanno infatti consegnato anche le bolle di reso merce.
Gli accertamenti, sono scattati sabato scorso in seguito alla segnalazione di un cittadino di Aosta che si era rivolto al 115 perchè i pellet della sua stufa non bruciavano correttamente.
Insieme a Piacenza, altre 29 province sono state interessate da provvedimenti analoghi. Domenica scorsa, è toccato a Bologna dove sono state poste sotto sequestro 23 tonnellate di pellet, presumibilmente parte delle 10mila tonnellate di ecocombustibile giunto a Varese dalla Lituania lo scorso autunno e da qui, smerciato nel resto del paese.
Nessuna preoccupazione, invece, a Modena dove ieri sera è arrivato il verdetto degli esperti: nei pellet sequestrati non ci sarebbero valori preoccupanti per la salute pubblica. Il combustibile, comunque, è stato rinviato all'Arpa di Piacenza per analisi più approfondite.
Pur essendo della stessa marca “incriminata”, la Natur Kraft, non è detto che i pellet in questione appartengano al lotto contaminato. Spetterà ai tecnici confermare l'eventuale presenza di sostanze tossiche.
| Sarà l'Arpa con i Vigili del Fuoco a stabilire l'eventuale tossicità del pellet sequestrato |
C'è da dire, comunque, che i sacchi sequestrati non erano in deposito in attesa di essere venduti, ma erano stati riconsegnati ai venditori qualche giorno fa, in seguito ai fatti di cronaca. I rivenditori, agli agenti di polizia, hanno infatti consegnato anche le bolle di reso merce.
Gli accertamenti, sono scattati sabato scorso in seguito alla segnalazione di un cittadino di Aosta che si era rivolto al 115 perchè i pellet della sua stufa non bruciavano correttamente.
Insieme a Piacenza, altre 29 province sono state interessate da provvedimenti analoghi. Domenica scorsa, è toccato a Bologna dove sono state poste sotto sequestro 23 tonnellate di pellet, presumibilmente parte delle 10mila tonnellate di ecocombustibile giunto a Varese dalla Lituania lo scorso autunno e da qui, smerciato nel resto del paese.
Nessuna preoccupazione, invece, a Modena dove ieri sera è arrivato il verdetto degli esperti: nei pellet sequestrati non ci sarebbero valori preoccupanti per la salute pubblica. Il combustibile, comunque, è stato rinviato all'Arpa di Piacenza per analisi più approfondite.
Redazione
17 giugno 2009 14:32
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