«Per noi che lavoriamo nel settore fieristico perdite dell’80% nel 2020»
Riceviamo e pubblichiamo il messaggio che una titolare di un'impresa familiare ha scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Buongiorno Presidente Conte,
le rubo due minuti del suo prezioso tempo per sottoporle alcuni pensieri. Per prima cosa le faccio i complimenti per come avete affrontato questa particolare situazione mettendo avanti a tutto la salute dei cittadini. Molti paesi, per salvaguardare la propria economia, sono ancora in piena emergenza.
Detto questo passiamo alle note dolenti! Io e mio marito abbiamo una piccola impresa familiare di allestimenti fieristici. Come ben saprà siamo fermi dal 21 febbraio e ogni giorno che passa vengono annullate tutte le manifestazioni italiane più importanti previste fino a fine anno. Può capire la nostra preoccupazione. È vero abbiamo avuto degli aiuti dallo stato, ma i 600 euro non calcoliamoli visto che ogni mese, pur non lavorando, dobbiamo all'INPS circa 300 euro e il contributo a fondo perduto è servito in gran parte a coprire le fatture insolute di gennaio e febbraio. Difficilmente riusciremo a riprendere l'attività in questo anno funesto con una perdita dell'80%. Quindi mi chiedo come possa pensare che riusciremo a pagare le tasse. Non farebbe meglio a proporre di pagare il dovuto 2019 compensandolo con la perdita del 2020? Forse più cittadini pagherebbero...
Ci pensi bene, tanto è ancora in tempo per emanare un DPCM per darci la possibilità di essere in regola e allo stesso tempo di campare! Le ho scritto in maniera molto educata, ma lo stato d'animo è ben altro; ho anche evitato di affliggerla su tutte le spese familiari e quelle della ditta che tutti noi in qualità di cittadini italiani DOC (mutuo) e possessori di P.IVA DOC (finanziamenti per investimenti nell'attività) abbiamo ogni mese.
Ilaria Fortuna