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Cronaca Bettola

Pergalla di Bettola, la frana si muove ancora

Gli ultimi dati disponibili del monitoraggio topografico, gestito dalla Regione Emilia Romagna, dimostrano la permanenza di movimenti nel corpo franoso che non consentono di procedere alla sistemazione definitiva

Si muove ancora la frana sulla provinciale n.15 a Pergalla di Bettola. Nella piccola frazione, già vittima di un dissesto franoso importante avvenuto a pasqua di due anni fa, occorre intervenire. «La costante attività di monitoraggio del tracciato stradale – informa la Provincia di Piacenza in una nota - avviata in seguito all’innesco del dissesto franoso indicato in oggetto, ha fatto emergere la necessità di procedere all’esecuzione di un ulteriore intervento di carattere migliorativo allo scopo di agevolare la percorribilità dei punti maggiormente critici e, quindi, migliorare le condizioni di sicurezza dell’utenza stradale.

Gli ultimi dati disponibili del monitoraggio topografico gestito dalla Regione Emilia Romagna, dimostrano la permanenza di movimenti nel corpo franoso che non consentono di procedere alla sistemazione definitiva del piano viabile come più volte richiesto sia dall’attuale amministrazione comunale che da quella precedente.

A quanto risulta, a breve, la Regione provvederà all’installazione di una nuova strumentazione che consentirà di proseguire il monitoraggio topografico, e, quindi, saranno disponibili dati più aggiornati circa il cinematismo del movimento franoso. L’eventuale intervento per la stabilizzazione di tale dissesto, in ogni caso, in assenza di una stabilizzazione naturale del medesimo (in assenza di interventi strutturali il monitoraggio topografico dovrebbe accertare l’assenza di movimenti per un prolungato periodo comprendente anche le stagioni le cui condizioni meteorologiche possono contribuire alla modifica del cinematismo del dissesto), non compete alla Provincia di Piacenza.

Fatte queste premesse e in considerazione sia delle limitate risorse a disposizione sia della necessità di evitare che gli interventi da realizzare possano essere completamente vanificati dall’evoluzione del dissesto, nei prossimi giorni è stato programmato un intervento di risistemazione del tratto stradale in esame mediante la riprofilatura del piano viabile con materiale inerte stabilizzato. Infatti, le valutazioni condotte riguardo l’eventuale impiego, nei tratti a maggiore pendenza, di materiali inerti legati (ad es. trattamento superficiale con emulsione e graniglia) non consentono di escluderne la relativa abrasione con conseguente peggioramento delle relative condizioni di percorribilità».

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