«Il recentissimo e gravissimo fatto di sangue avvenuto ai danni di due ferrovieri di Trenord, colpevoli solo di avere chiesto il biglietto, e quindi per questo vilmente aggrediti a colpi di machete da una banda di delinquenti sudamericani ci lascia allibiti e sgomenti. Innanzitutto la nostra doverosa e totale solidarietà alle vittime di questo brutale atto criminale, augurando loro una pronta guarigione, ed ai ferrovieri tutti. Com'è possibile che in una città come Milano, a due passi dal quartiere Expo Fiera Milano, si possa andare in giro indisturbati con un machete in mano?». Lo afferma, in una nota, Ettore Fittavolini, presidente dell'Associazione Pendolari Piacenza. 

«Com’è possibile - scrive Fittavolini - che non vi siano controlli per assenza di personale e si possa viaggiare indisturbati senza biglietto sui treni molestando i viaggiatori? Com’è possibile che la Polfer sia in via di sparizione, dato che alla stazione di Piacenza, ad esempio, dopo le 20 gli uffici sono chiusi? Come è possibile che le stazioni ferroviarie sia diventati delle latrine a cielo aperto, rifugio di sbandati di ogni genere, e che vi sia, ad esempio a Milano, l’emergenza scabbia?».

«Raccogliamo quindi, e senza indugio alcuno, l’appello, lanciato dalle organizzazioni sindacali in maniera unitaria, di mettere in campo assieme a loro un'iniziativa forte nei confronti di Regione Lombardia e dell'associazione dei comuni per affrontare seriamente il problema sicurezza attraverso un controllo più efficace del territorio e delle stazioni. Ne va anche della vita di noi pendolari, essendo ormai questo l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie impressionante di fatti delittuosi che sono verificati sui treni e nelle stazioni lombarde ed emiliane, ma non solo. Attendiamo, anzi pretendiamo, risposte serie e concrete da chi continua a minimizzare le problematiche della sicurezza, e che non si è accorto che la situazione gli sta scappando inesorabilmente di mano».