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Cronaca

12enne viene violentata dal padre e messa incinta: arrestato 36enne

E' stato arrestato con l'accusa di aver ripetutamente abusato della figliastra appena dodicenne. In manette è finito un peruviano di 36 anni. La fuga in Sud America. La foto dell'"orco"

foto_orco_1E' stato arrestato con l'accusa di aver ripetutamente abusato della figliastra appena dodicenne e di averla messa incinta. In manette, a Piacenza, è finito un peruviano di 36 anni (nella foto a sinistra) che risiedeva con la famiglia in città. Gli abusi, secondo la polizia, sarebbero cominciati quando la bambina aveva meno di dieci anni.

ARRESTATO IN ARRIVO DAL SUDAMERICA - L'uomo, sul quale pendeva un mandato di cattura da giugno, è stato arrestato nel luglio scorso a Malpensa dopo che erano stati messi sotto controllo tutte le liste di passeggeri dei voli di rientro dal Sud America passando anche per scali europei. Così la squadra mobile in collaborazione con la Polaria ha aspettato l'uomo a Malpensa e ha proceduto all'arresto. La brutta vicenda ha inizio quando la madre, nel dicembre scorso, l'ha portata dalla pediatra per disturbi gastrointenstinali che non si sono rivelati tali, infatti l'ecografia ha purtroppo mostrato come la bambina fosse incinta al quarto mese di gravidanza. Subito avvisata la polizia e i servizi sociali che hanno iniziato l'attività di indagine che ha portato a concentrare tutti i sospetti sul patrigno della bambina col quale la donna conviveva da svariati anni, insieme al figlio legittimo di lui.

FUGA IN PERU' - Fondamentali si sono rivelati i servizi sociali che hanno aiutato la bambina a confidarsi, a parlare, ad aprirsi, e si è scoperto che il patrigno abusava sistematicamente da anni della figliastra, costringendola ad avere continui rapporti sessuali non protetti, ed è proprio durante uno di questi che la bambina era rimasta incinta. Nei primi giorni del gennaio scorso, il patrigno, vedendo il cerchio delle indagini restringersi su di lui, ha fatto perdere le proprie tracce, scappando in sud America, con la "complicità" della madre.  Anche il fratellastro della bambina, figlio legittimo dell' "orco",  coetaneo della sorellastra, ha subìto minacce per mantenere il silenzio e veniva costretto ad uscire di casa per lasciare "campo libero" alle violenze.

LE VIOLENZE PIU' DI UNA VOLTA - Una volta arrestato, l'uomo è stato sottoposto al test del Dna con il quale è già stata accertata l'effettiva paternità del bambino nato dalla violenza sessuale. La squadra mobile piacentina e gli operatori dei servizi sociali hanno preso in custodia la bambina sin dall'inizio della vicenda giudiziaria. Ad aprile la bambina ha dato alla luce suo figlio, un maschio in buona salute che è stato dato in affido. La gravidanza, proprio per l'età così tenera della madre, è stata difficile e complicata non solo a livello medico ma anche e soprattutto dal punto di vista psicologico, la sezione minori della squadra mobile e i servizi sociali hanno assistito e accompagnato la bambina ogni giorno per tutta la gravidanza e anche dopo. Una vicenda orribile, resa ancora più vergognosa dall'omertà, dal silenzio, dalla violenza psicologica che l'uomo esercitava sulla famiglia, parlando con gli operatori dei servizi sociali la bambina manifestava come il suo unico sogno fosse accendere la tv e vedere il padrino arrestato e in carcere.

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