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Cronaca

Pesca in acqua dolce, ecco le nuove regole per i pescatori

Legge approvata in Regione: aumento del 40 o del 50% degli importi minimi per le multe a carico di chi compie azioni che possano danneggiare l'ambiente, la necessità per i minori di dodici anni di essere accompagnati e altro ancora

L'aumento del 40 o del 50% degli importi minimi per le multe a carico di chi compie azioni che possano danneggiare l'ambiente, la necessità per i minori di dodici anni, per cui è prevista l'esenzione dalla licenza di pesca, di essere accompagnati da un adulto qualificato, e la scelta di considerare il singolo corso d'acqua, e non il totale delle superfici dei corpi idrici pescabili di un Comune, per la delimitazione delle aree di pesca a pagamento. Sono queste le principali novità inserite nel progetto di legge della Giunta regionale sulla riforma della pesca in acque interne (a cui era stato abbinato un testo analogo a firma del consigliere piacentino Andrea Pollastri del Pdl) durante la discussione dell'articolato nella seduta dall'Assemblea legislativa. Il progetto di legge è poi stato approvato con i voti favorevoli di Pd, Pdl, Idv, Sel-Verdi, Fds, Lega nord, Udc e Matteo Riva (Misto) e l'astensione del Mov5stelle. Lo comunica, in una nota, la Regione Emilia Romagna. Come spiega il relatore Roberto Garbi (Pd): «le innovazioni più importanti di questa norma sono il contenimento delle specie invasive, il divieto di immissione di specie non autoctone, l'istituzione di aree di pesca regolamentate con i permessi a pagamento, la creazione della Commissione ittica locale, il superamento della licenza di pesca sportiva e l'esenzione da ogni dovere burocratico per minorenni, over 65 e portatori di handicap».

«Una piccola rivoluzione per le attività di pesca, con nuovi vincoli di tutela ma anche più poteri ai Comuni e il pieno coinvolgimento delle associazioni sportive del territorio nella gestione delle aree protette». E’ il commento del consigliere regionale del Partito Democratico Marco Carini dopo l’approvazione in consiglio regionale della nuova legge regionale «Norme per la tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell'acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne. Molte delle novità introdotte dalle nuove norme – sottolinea Carini – vanno nella direzione auspicata dal variegato mondo delle associazioni di pesca sportiva, chiamate a svolgere un ruolo chiave nelle azioni di tutela e di valorizzazione del patrimonio ittico, a partire dalle innovative modalità di gestione delle aree di pesca regolamentata. Voglio ricordare che il provvedimento è stato messo a punto a valle di un lungo percorso di ascolto e confronto con le realtà dei singoli territori e anche precise istanze piacentine sono state portate all’attenzione e recepite dell’assessore regionale competente Tiberio Rabboni». 

«Nella legge è prevista – fa notare Carini – una vera e propria "devolution" ai Comuni di alcune delle funzioni fino ad oggi di esclusiva competenza di altri enti come le Province. La Provincia potrà infatti individuare zone di particolare rilevanza turistica e istituirvi aree di pesca regolamentata la cui gestione potrà essere concessa direttamente ai Comuni, i quali introiterebbero anche le risorse derivanti dalla vendita di tesserini giornalieri. Altro elemento di grande rilevanza – prosegue - è il coinvolgimento delle associazioni di pesca sportiva, alle quali potranno essere affidate in gestione diretta le suddette aree, una formula da anni al centro delle richieste anche delle associazioni locali».

«Sotto il profilo della semplificazione – aggiunge – verrà istituita, a livello territoriale, una “Commissione ittica locale”, unificando le attuali Commissioni ittiche di bacino e Commissioni di gestione delle zone ittiche, con il superamento della licenza di pesca sportiva e l’individuazione della ricevuta di versamento della tassa di concessione quale titolo abilitativo all’esercizio della pesca sportiva. Non da ultimo – conclude Carini – occorre rimarcare l’aspetto relativo alla tutela, il progetto di legge proposto rafforza infatti in senso complessivo l’obiettivo della conservazione e valorizzazione della fauna ittica, con particolare riferimento alle specie autoctone, attraverso la salvaguardia degli ecosistemi acquatici e la disciplina della pesca, evidenziando lo stretto legame tra fauna ittica ed ambiente in cui vive e si riproduce e introducendo il divieto di immissione nelle acque interne di specie ittiche estranee alla fauna autoctona».

«Un esempio di condivisione che fa scuola. Vorremmo vedere più spesso questa apertura al contributo di tutti, anche della minoranza». Il consigliere regionale della Lega Nord Stefano Cavalli plaude all’ok espresso oggi dall'Assemblea legislativa alla legge per la «tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e per la disciplina della pesca, dell’acquacoltura e delle attività connesse nelle acque interne. Una legge trasversale - precisa l'esponente del Carroccio - che non ha conosciuto divisioni e steccati politici perché scritta nel solo interesse dei cittadini. L’ideologia e le questioni di parte sono state lasciate fuori dall’aula».

«Siamo contenti e soddisfatti di aver dato anche il nostro contributo con otto emendamenti in commissione e due in aula. Plauso particolare va all’ok espresso all’esenzione dal pagamento della licenza per giovani, anziani e disabili, proposta da noi fin dall’inizio auspicata e sostenuta.  Pensiamo che i previsti tagli alla burocrazia e le agevolazioni introdotte siano la premessa indispensabile per rilanciare il settore e valorizzarne anche gli aspetti connessi al turismo. Ci auguriamo che la maggioranza possa dimostrare l’identico atteggiamento di apertura anche verso le proposte di legge di nostra iniziativa attualmente al protocollo. Si tratta, in particolare, delle iniziative legislative per l’istituzione della no tax area nei comuni terremotati, per contrastare le delocalizzazioni aziendali e per introdurre una legislazione specifica per la cura e l’assistenza ai pazienti diabetici». 

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