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Cronaca Barriera Milano / Via Giuseppe Manfredi

Taroccano il bancomat di via Manfredi, presi in castagna

Pensavano che a quell'ora, a lavorare dentro la banca, non ci fosse nessuno e, svelti, hanno posizionato i loro strumenti per clonare i bancomat. Peccato che un dipendente si è accorto dell'anomalia e ha chiamato la polizia postale. Denunciati i due potenziali truffatori. Nessun pericolo per chi ha prelevato ieri fra le 17 e le 19 in via Manfredi

bancomat145x145Banca Regionale Europea, via Manfredi. Sono le 17.30 di ieri pomeriggio quando un dipendente, appena uscito dalla filiale, ha chiamato la polizia postale dicendo di aver notato alcune anomalie al bancomat. Subito è arrivata una volante, due agenti in borghese fingono di fare un'operazione e controllano la cassa continua.

Il bancomat di via Manfredi è uno di quelli di nuova generazione: un blocco unico sul quale è impossibile cambiare o sostituire delle parti. I due complici, però, hanno installato uno skinner (per rilevare i dati della bada magnetica delle carte) e nella parte superiore della cassa, una microcamera per riprendere la digitazione del codice pin.
  La polizia tranquillizza: nessuna carta è stata clonata  

Sul posto è arrivata anche una pattuglia della Squadra Mobile piacentina che ha presidiato la zona e tenuto d'occhio due persone che erano rimaste nei pressi della banca, gettando talvolta occhiate per vedere chi si avvicinava al bancomat a prelevare. Quando i due, verso le 19 hanno deciso di allontanarsi, la Squadra Mobile è intervenuta a fermarli. In mano non avevano nulla e stavano per essere rilasciati senza conseguenze.

Ad inchiodarli, invece, è stata una delle immagini generate dalle telecamere della banca: in un fotogramma, visionato dalla polizia, si vede chiaramente uno dei due complici mentre posiziona i sistemi di rilevazione illecita sul bancomat.

Recuperati i due apparati: nessuna carta – assicura la polizia – è stata clonata e il bancomat funziona regolarmente. I due complici, infatti, non hanno avuto il tempo materiale di utilizzare i dati registrati dal loro sistema truffaldino, perchè sono stati fermati prima che ne potessero entrare in possesso. 



Nessuna preoccupazione – spiega il commissario Stefano Vernelli – per i cittadini che hanno prelevato al suddetto bancomat ieri sera fra le 17 e le 19: i dati delle loro tessere magnetiche sono stati messi in sicurezza dalla polizia. I due complici, invece, devono rispondere del reato di apposizione di strumenti idonei alla registrazione di dati e del fatto di aver acquisito illegittimamente dei codici. Sono stati denunciati in concorso per questi due reati.
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