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Cronaca

Bici, pedali e punti della patente

Fa discutere il provvedimento incluso del ddl sicurezza, appena divenuto legge: per le infrazioni commesse da chi viaggia a pedali, quindi senza l'obbligo di avere la patente di guida, sarebbe lecito perfino decurtare i punti

Giro di vite sulle infrazioni stradali grazie al decreto sicurezza, divenuto legge lo scorso 2 luglio con 157 voti favorevoli, 124 contrari e 3 astenuti. Però, la mano pesante è finita anche sulle due ruote a pedali e il mondo dei ciclisti è insorto. In base all'articolo 3 comma 48 della legge, infatti, nelle infrazioni commesse da chi è in sella alla bici, sarebbe lecito persino decurtare i punti dalla patente di guida.
  Il provvedimento può prestare il fianco ad eventuali discriminazioni  

Testualmente, l'articolo della legge recita: “Se il conducente è persona munita di patente di guida sono stabilite le sanzioni amministrative accessorie del ritiro, della sospensione o della revoca della patente, anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida. In questi casi si applicano le disposizioni sulla patente a punti”.

Come funghi, in meno di una settimana, sono spuntati i “perchè” sui blog di tutta Italia. Una lettrice, sul forum de Il Piacenza ha commentato: “Ciò discrimina chi ha la patente con chi non ce l'ha”. Verissimo. Spontaneo sorge dunque il dubbio: se per andare in bici non serve la patente, perchè a parità di infrazione commessa chi ha il permesso di guida viene penalizzato rispetto a chi non lo ha?

Giusto sanzionare chi commette infrazioni sulle strade con qualsiasi mezzo, meno corretto, invece, discriminare.


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