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Cronaca

Botti e Salerno, migliaia di euro sul conto dei metalmeccanici

Rassegna stampa del 1 giugno 2010. Entrambi i quotidiani aprono con l'inchiesta su un conto "personale" che avrebbero avuto Salerno (ex Cisl) e Botti (ex Cgil): sarebbe stato alimentato da imprenditori e società

Apertura per entrambi i quotidiani del fatto del giorno (ne abbiamo parlato ieri): indagati per appropriazione indebita aggravata gli ex sindacalisti Paolo Botti (ex Cgil, passato segretario provinciale del Pd) e Gianni Salerno (ex segretario generale della Cisl). L'accusa, infatti, affermerebbe che i due avevano un conto corrente genericamente intestato a Fiom-Fim-Uilm (le sigle dei metalmeccanici) sul quale transitavano denaro di società e imprenditori, "convinti di sostenere l'attvità sindacale", dice Libertà, con un dettagliato articolo di Michele Rancati.

BOTTI E SALERNO: "ABBIAMO SEMPRE OPERATO CORRETTAMENTE" - Ma i soldi non sarebbero mai stati visti dai sindacati, ma girati, privatamente, sui conti personali di Botti e Salerno. Questo per parecchi anni, anche dopo l'addio di Botti alla Cgil nel 2003. Questo quello che afferma l'accusa. I due, come riportato ieri, si dichiarano all'oscuro di tutto, affermando di aver letto dell'indagine a proprio carico sui giornali e di non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in merito. Dura la risposta dei sindacati coinvolti: "Se le cose dovessero stare veramente così, ci tuteleremo legalmente, chiedendo la restituzione del maltolto".

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