Ha patente straniera e passaporto, ma manca il permesso di soggiorno: oggi probabilmente l'espulsione
Lavora in una ditta milanese, è in Italia dal 2006 ma ha ammesso spontaneamente di non aver mai regolarizzato la sua posizione. Così ieri, durante un controllo della Municipale sulla Caorsana, è stato condotto in Questura. Ha la patente ucraina e passaporto valido. Oggi, probabilmente, l'espulsione
Redazione
18 giugno 2009 14:23
Verrà presumibilmente raggiunto oggi da un decreto di espulsione H. R. 35 anni, di nazionalità ucraina e domiciliato a Magenta, nel milanese. Ieri pomeriggio, alle 15.10, lo aveva fermato la Polizia Municipale di Piacenza, appostata per un normale controllo in via Caorsana, all'uscita della Tangenziale Sud.
Agli agenti, l'uomo che guidava un autocarro Iveco, ha fornito la patente di guida ucraina, un regolare passaporto ma non il permesso di soggiorno. Alla Municipale, ha detto spontaneamente di essere in Italia dall’agosto 2006 e di non avere mai regolarizzato la propria posizione. L'uomo è stato condotto in questura per espulsione, che avverrà presumibilmente in giornata come prevede la normativa inerente l’immigrazione clandestina.
Il figlio tredicenne che era con il padre, è stato affidato ad uno zio su volontà dei genitori, dato che la mamma, regolarmente residente in Italia, non sarebbe potuta andare a prenderlo al comando di via Rogerio.
Saranno presi provvedimenti anche nei confronti della proprietaria del camion Iveco: si tratta di una imprenditrice milanese, indagata e segnalata all’autorità giudiziaria per sfruttamento della manodopera clandestina. L'autocarro, invece, è stato sottoposto a fermo amministrativo per irregolarità inerenti il Codice della strada.
| L'uomo ha detto spontaneamente di non aver mai regolarizzato la propria posizione |
Agli agenti, l'uomo che guidava un autocarro Iveco, ha fornito la patente di guida ucraina, un regolare passaporto ma non il permesso di soggiorno. Alla Municipale, ha detto spontaneamente di essere in Italia dall’agosto 2006 e di non avere mai regolarizzato la propria posizione. L'uomo è stato condotto in questura per espulsione, che avverrà presumibilmente in giornata come prevede la normativa inerente l’immigrazione clandestina.
Il figlio tredicenne che era con il padre, è stato affidato ad uno zio su volontà dei genitori, dato che la mamma, regolarmente residente in Italia, non sarebbe potuta andare a prenderlo al comando di via Rogerio.
Saranno presi provvedimenti anche nei confronti della proprietaria del camion Iveco: si tratta di una imprenditrice milanese, indagata e segnalata all’autorità giudiziaria per sfruttamento della manodopera clandestina. L'autocarro, invece, è stato sottoposto a fermo amministrativo per irregolarità inerenti il Codice della strada.
Redazione
18 giugno 2009 14:23
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