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Cronaca

Dov'è il ponte di barche promesso “entro l'estate”?

E' luglio, cioè estate. Però, del ponte di barche – prima soluzione utile per rimpiazzare il ponte ceduto – non c'è ancora traccia. E in attesa di ripristinare il collegamento fra le due sponde del Po, il consigliere regionale Francesconi (Pdl) fa pressing a Bologna

Ponte di barche entro l'estate. È stata una delle affermazioni del presidente Anas Pietro Ciucci durante il vertice in Prefettura, svoltosi lo scorso 18 maggio. L'estate – è vero – non è ancora terminata, però ci si comincia a chiedere se il ponte di barche promesso, vedrà davvero la luce entro la fine della bella stagione.

Il costo preventivato a maggio era di centomila euro al mese fra noleggio e gestione. “Certo, se avessimo aiuti economici di operatori commerciali (ad esempio l'ipermercato Auchan di San Rocco al Porto che già in passato si è accollato parte dei lavori di manutenzione per renderli più celeri, ndr), questo aiuterebbe”, aveva detto Ciucci.  Lo stato di emergenza approvato alla fine di giugno dal Governo, poi, dovrebbe accelerare i lavori di realizzazione.
  Nessuna traccia, per il momento, del ponte di barche  

Sulla fattibilità di questo primo collegamento provvisorio, dunque, c'era stata volontà bipartisan: a Piacenza, favorevole al ponte di barche non c'era solo il sindaco Reggi, ma anche gli esponenti di Pdl e Lega Nord. Per il momento, però, di comunicazioni ufficiali sull'inizio dei lavori, non c'è traccia.

Per passare da Piacenza a Lodi (nella cui giurisdizione ricade il cedimento) rimane l'autostrada.

E oggi, per tenere alta l'attenzione delle istituzioni sul problema ponte, il consigliere pidiellino Dario Francesconi è tornato a fare pressing sulla Regione. “Benchè il ponte crollato non sia di competenza emiliana ma lombarda – ha spiegato Francesconi – invito la Giunta a non abbassare la guardia e a fare il possibile per fornire risposte certe agli Enti Locali ed ai cittadini in merito a tempi e costi.

“Invito la nostra Regione – ha concluso – a collaborare con tutte le Istituzioni per sveltire le pratiche, anche in relazione ai rimborsi per le alluvioni, e a non lasciare soli gli Enti Locali piacentini nel sostenere gli ingenti costi di realizzazione del ponte provvisorio e delle connesse opere viabilistiche.”


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