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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

“Piacenza Expo” porta 5,4 milioni di euro di indotto sul territorio

Uno studio mette in luce le potenzialità dell'ente fiere: nel 2014 "Piacenza Expo" ha creato quasi 15 milioni di euro di indotto a livello nazionale. Manfredini: «Rimane il problema degli spazi piccoli, ma con l'aumento di capitale ristruttureremo alcuni immobili»

Uno studio per mettere in luce le opportunità economiche create dall’ente fiere locale – in mano al Comune per il 53% e alla Camera di Commercio per il 23% - “Piacenza Expo”. È stato presentato in Municipio il bilancio sociale 2014, redatto dai ricercatori Giacomo Baratti e Giulia Cazzamali sotto la supervisione del professor Paolo Rizzi e del laboratorio di economia locale dell’Università Cattolica di Piacenza.  Nel corso dell’incontro il vicesindaco Francesco Timpano ha sottolineato il recente ampliamento di capitale di Piacenza Expo. «Valuteremo gli sviluppi del sistema fieristico regionale – ha detto Timpano -, visto che il presidente Bonaccini sta vagliando con la giunta una riforma: c’è un’evoluzione in corso».

«Ai soci – ha proseguito il presidente dell’ente Angelo Manfredini - abbiamo chiesto l’aumento di capitale in tre rate dal giugno 2015 al giugno 2017.  L’ente fiere ha incrementato negli ultimi anni l’offerta. Dal 2011 a oggi abbiamo inserito in calendario nuovi eventi, aumentato il numero delle manifestazioni: il quartiere fieristico è occupato per molti più giorni all’anno. Nel 2014 abbiamo raddoppiato il totale dei visitatori del 2011. Siamo inoltre mandatari di un’associazione di scopo, e siamo partecipi del progetto “Hurban Hub”. L’ente sta lavorando di più e su più aspetti: fa marketing territoriale».

Il bilancio sociale mette in luce l’indotto nel 2014 sul Piacentino: 5,4 milioni di euro. «Il bilancio 2014 – ha continuato Manfredini- chiude in attivo, mentre tanti altri enti fieristici hanno disavanzi: siamo tornati a crescere come fatturato (che è comunque inferiore al 2011, la crisi c’è stata anche nei nostri confronti) ma abbiamo ridotto di un terzo i costi di produzioni. Lavoriamo di più e costiamo di meno: è un risultato significativo raggiunto grazie ai soci, dipendenti, collegio sindacali, istituzioni». Ha invece parlato di "decisiva presenza dell'ente" e "grande capacità di arricchire il territorio", il segretario della Camera di Commercio di Piacenza Alessandro Saguatti.

Paolo Rizzi-2

«Per lo studio ci siamo basati sulla spesa pro capite giornaliera – riflette la dottoressa Cazzamali -, ovvero su quanto ogni visitatore ha speso a Piacenza in un giorno di “visita”. Oltre a essere un driver del marketing territoriale, l’ente sviluppa indotti particolari, fa vendere prodotti piacentini. C’è un trend di crescita, l’indotto è aumentato di un milione di euro dal 2012 al 2014: è un dato importante, una fiera piccola come la nostra, può fare grandi cose, come portare 5,4 milioni di euro sul territorio. I visitatori arrivano da tutto il nord Italia: Piemonte, Veneto, Lombardia e Toscana in particolare. L’indotto provocato da Piacenza Expo in tutta Italia è invece di quasi 15 milioni di euro». «La qualità – ha analizzato i dati anche Baratti - è alta: dall’indagine emerge che arrivano valutazioni più positive dagli espositori rispetto ai visitatori». In una scala da 1 a 10 l’ente raggiunge quasi sempre la sufficienza. «C’è il dato negativo degli spazi – osserva Rizzi -, che è il solo aspetto insufficiente. Ciò è rilevante: avere più della sufficienza dagli espositori esterni fa riflettere ed è uno stimolo. Questo bilancio sociale è un modo per continuare a fare marketing interno per valorizzare la fiera e tenere i rapporti con gli espositori».

L’unico dato negativo si riferisce alla valutazione della quantità di spazi a disposizione dell’ente fiere. «Nel piano industriale presentato ai soci – ha chiosato il presidente Manfredini - abbiamo parlato del giudizio negativo sugli spazi. L’aumento di capitale servirà a ristrutturare anche alcuni immobili, come ad esempio le sale convegni che hanno bisogno di restyling. Sugli spazi sappiamo che dobbiamo migliorare: è bello che ci riconoscano che la location è stupenda e il quartiere fieristico è funzionale.  Traspare però ancora una certa diffidenza dal sistema imprenditoriale. Lanciamo un appello, non abbiamo chiesto contributi, chiediamo di credere all’ente e di farci lavorare quando presentiamo nuovi marchi. Siamo un luogo di affari, qua si può fare il salto di qualità definitivo».

Lo studio nel dettaglio

Bilancio Sociale Piacenza Expo 2014-2

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