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Cronaca

Il preside non gli rende il cellulare e lui gli sfonda la porta

Gli ritirano il cellulare perchè continua ad usarlo durante le lezioni e il telefonino finisce in presidenza. Il ragazzo, uno studente 18 enne, va a reclamarlo ma il preside lo restituirà solo ai genitori. E il giovane, per tutta risposta, gli sfonda la porta dell'ufficio a suon di pugni

Aquell'età si vuole sempre spaccare il mondo. Meglio se in senso metaforico. Lui, uno studente diciottenne di un istituto tecnico della città, la grinta l'ha convogliata tutta in un gesto che gli è valsa una denuncia penale.
  E' stato uno sfogo di rabbia mal governato che gli è valso una denuncia  

Ieri infatti, al ragazzo, è stato tolto il cellulare che continuava ad usare in classe nonostante il divieto degli insegnanti. Il telefonino è finito sul tavolo del preside che, ligio al regolamento dell'istituto, lo avrebbe riconsegnato solo a chi esercita la potestà genitoriale, ovvero ai genitori del giovane, nonostante la maggiore età dello studente.

La cosa non è andata giù al ragazzo e dopo il no del preside alla restituzione del “maltolto”, per tutta risposta gli ha quasi sfondato la porta dell'ufficio a suon di pugni. Il dirigente e i docenti accorsi, per nulla intimoriti come ha riferito la polizia, hanno subito chiamato il 113.

Gli agenti intervenuti, hanno poi denunciato il ragazzo per il reato di danneggiamento. Ne dovrà rispondere in sede penale, visto che la sua maggiore età lo rende responsabile di fronte alla legge, nonostante gli abbia impedito di riavere il telefonino confiscato.




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